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Ayumi Hamasaki
recensioni
di Christi
Pubblicata il 04 Luglio 2014
Riproposta ed aggiornata il 03 Agosto 2014
"Colours" è il 15° album di Ayumi Hamasaki, pubblicato un anno e cinque mesi dopo da "LOVE again". La promozione del disco è stata diversa da quella dei precedenti dischi: l'unico singolo uscito è "Feel the love / Merry-go-round", che risale al dicembre del 2013; il resto della promozione è stato affidato a digital singles e singolo distribuiti durante i concerti della cantante. "Colours" sembra, apparentemente, un album semplice: dieci tracce, nessuna interlude, quattro canzoni già svelate in precedenza e tutte le altre distribuite in anticipo. Per i fans abituali di Ayumi un modo come un altro per conoscere meglio il prodotto, ma per tutti gli altri è sembrato un metodo piuttosto difficile per conoscere ed apprezzare l'album. Ma cos'ha da offrire "Colours"?
Cominciamo l'ascolto con la bella "Feel the love": il disco inizia con un richiamo alle canzoni pop/dance della cantante, uno stile che riesce particolarmente bene ad Ayumi. Ritmo veloce, melodia piacevole e spensierata, voce non troppo sforzata incentrata sul feeling più che sulla tecnica. Non è particolarmente ricercata ma è comunque bella e facile da seguire: un'ottimo inizio! Proseguiamo con "XOXO" e con lo stile pop/dance. La canzone è decisamente più sexy e accattivante della precedente, divertente e incalzante. Ayumi vuol fare divertire e ci riesce pienamente, con musiche e parole facili da ricordare. Si può cantare dopo un ascolto e non stufa particolarmente. Un'ottimo sottofondo per la guida! Incontriamo la prima ballata con "What is forever love", nuova collaborazione con NAOYA URATA degli AAA. L'introduction e le strofe sono molto dolci e ben costruite grazie alla presenza del pianoforte. Il ritornello perde un po' di originalità ma rimane consono all'orecchiabilità dell'album, con diverse parole ripetute e una melodia memorabile. Non è una delle ballate più riuscite dalla cantante e può stancare dopo qualche ascolto; nonostante ciò è comunque piacevole. Rimaniamo su questo genere con "Hello new me", che ha lo stesso problema della traccia precedente: melodia principale bella e affascinante (sempre il pianoforte in primo piano), strofe ammalianti ma ritornello poco efficace. È spensierato e si capisce bene il senso della canzone, ma risulta poco originale. Nessuna novità nemmeno con "Pray", che inizia molto bene ma si perde completamente durante la costruzione, a partire dal bridge prima del ritornello. Tutta la particolarità dell'introduzione viene meno e abbiamo, per finire, una ballata piuttosto standard. Dopo le tre ballate, ritorniamo ai suoni pop/dance di inizio album con la stupenda "Angel". Ottime le strofe calme e uno sfondo misterioso; il ritornello è pieno di energia e malinconia. Note lunghe e parole ripetute anche questa volta, che rendono di nuovo la traccia memorabile. L'unica pecca sono forse i vocalizzi (un po' forzati, ma comunque il cuore della traccia) di Ayumi che, comunque, dà del suo meglio. Un'altra bella sorpresa è "Terminal", che ci propone un dance più ricercato e accattivante: poco spazio a voce e più musica travolgente. La voce della cantante risulta più a suo agio nelle tonalità basse e il mix aiuta le note lunghe. Bellissima! "Merry-go-round" inizia nel migliore dei modi, richiamando la calma di "Angel" e questa volta abbiamo le chitarre come protagoniste. Come "Pray" anche "Merry-go-round" purtroppo si perde nel lungo andare: la transizione fra la parte di Ayumi e quella di VERBAL non è particolarmente riuscita e il rap non porta originalità. Tuttavia, la musica e le strofe rimangono molto belle e rapiscono sicuramente. Altra bellissima traccia è "Lelio", un mix fra "XOXO" e "Feel the love": ottima canzone spensierata e divertente. Strofe piuttosto accattivanti con un ritornello fun e, di nuovo, facile da seguire e cantare. Perfetta! Ritorniamo alle ballate con la "NOW & 4EVA" che, di nuovo, presenta una melodia strumentale incredibilmente bella e degna di quella Ayumi Hamasaki degli anni d'oro. Ancora una volta, però, il ritornello fa perdere un po' di originalità e non sembra la conclusione migliore delle strofe, ma la canzone risulta comunque piacevole. Dieci tracce sono sicuramente poche per i fans di Ayumi Hamasaki, abituati a interludes e decorazioni ma, forse, per "Colours" è meglio così. Con un album orientato verso un pop/dance che sembra riuscire molto bene, Ayumi cerca di reinventarsi, soprattutto dopo un album pesante e colmo di fillers come "LOVE again". Sarebbe stato interessante sentire canzoni in stile "Wake me up" e "snowy kiss" in questo disco ma Ayumi ha preferito rimanere sul leggero, con tracce divertenti come "XOXO" e "Lelio" e altre più spensierate come "Feel the love" ed "Angel". "Colours" ha comunque diversi difetti: le tracce non particolarmente riuscite hanno riscontrato qualche problema soprattutto nei ritornelli poco originali; la tracklist poteva essere arricchita maggiormente e, forse, presentata con un ordine diverso. I video nel complesso non hanno emozionato: low budget e niente originalità. Nonostante ciò, questa 15esima fatica risulta piacevole e decisamente più riuscito del precedente album.
Qualità complessiva delle tracce: 8.5 Musica: 9 Voce: 7 Copertina: 8 Copertina Limited Edition/First Press: 7.5
8
Media dei voti degli utenti: 6.46
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![]() #01
kumimoto
Voto: 8
mail
Mi trovo quasi totalmente d'accordo con tutto ciò che è stato scritto nella recensione, su 10 traccie l'unica che forse sopporto a malapena è Hello New me. Il resto l'ho trovato bello, non originale, ma piacevole da ascoltare, è un album bello da ascoltare, non ti verrà voglia di sentirlo decine di volte è vero, ma secondo me se nel frangente dell'ascolto queste canzoni riescono a trasmetterti qualcosa allora ayumi può ritenersi pienamente soddisfatta, nonostante i tanti difetti, prima fra tutti le poche traccie, sono contenta che non ci siano tutte quelle cose come gli interlude, i remix e gli istrumental che io considero inutili all'interno di un disco. Era da molto tempo che non rimanevo cosî stupita e contenta di un disco di ayumi, spero che questo sia solo l'inizio di un meraviglioso nuovo cammino.
2014-07-04 17:37:48
#02
Goldust
Voto: 7.5
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Disco carino con belle tracce (Lelio, Merry-Go-Round, Feel The Love, Angel, What Is Forever Love) e alcune meno belle. Peccato che le vendite continuino a calare anche con questo disco. Sarà tanto se vende 50000 copie a fine corsa.
2014-07-04 18:48:00
#03
aleksG
Voto: 9
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Il mondo è bello perchè è vario, a me la canzone che mi piace di meno è proprio Terminal! Cmq come album mi piace veramente tanto, non è uno dei migliori di Ayumi, ma sicuramente lo preferisco a Love Again e Party Queen!
2014-07-07 18:16:47
#04
Anonimo
Voto: 1
mail
non capisco come vi piaccia degustibus il peggio lavoro dopo il precedente album
2014-07-11 23:03:10
#05
Goldust
Voto: 7.5
mail
Al massimo è "de gustibus" e cmq come si fa a dare 1 ad un disco cosî. Allora tutti gli album dei gruppetti pedofemminili a partire dalle AKB48 dovrebbero avere -10 come punteggio. Può non piacerti ma 1 è un'esagerazione.
2014-07-11 23:48:23
#06
SA
Voto: 4.5
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Forse 1 è esagerato, ma anche 4 e mezzo a mio parere è troppo. Le canzoni carine ci sono ma trovo che tutto il lavoro sia una tremenda americanata.
XOXO è un pezzo carino, cosî come Lelio MA di un livello infimo e veramente scandaloso per i precedenti lavori di Ayumi. I testi sono banalissimi e le musiche altro che ricercate. Conto COLOURS come un esperimento e le vendite non mi danno troppo torto, trovo...
2014-07-13 17:09:42
#07
Giulay
Voto: 7.5
http
mail
Album carino sicuramente molto meglio degli ultimi due.
2014-07-15 18:28:21
#08
nyayu
Voto: 6.5
mail
Ero eccitatissima all'idea di Ayu che collaborava con nomi stranieri, con compositori finalmente nuovi e al di fuori della schiera dei suoi "favoriti". Finalmente qualcosa di nuovo! Ed in effetti Colours è davvero qualcosa di nuovo nella discografia di Ayumi, però dopo numerosi ascolti la novità diventa qualcosa di alieno ed estraneo. Non ci siamo. Ayumi ha fatto un po' la sua fortuna con la musica dance, gli innumerevoli remix, l'album LOVEppears e sporadiche tracce musicali durante il suo picco di popolarità ne sono una prova. Eppure Ayumi riusciva a far suo un genere, trasformandolo e portarselo addosso con sicurezza come una seconda pelle. In Colours questo non accade. È come se avessero preso delle canzoni pop-dance generiche all'ennesima potenza e ci avessero schiaffato sopra la voce di Ayu. Solo poche canzoni spiccano davvero, per me:
-Terminal Per quanto non sia una fan di Armin van Buuren, Terminal è una canzone stupenda. Una traccia dalle influenze trance, ma dai toni oscuri e misteriosi. Una canzone che esprime davvero lo stile di Ayu. - Merry-go-round Una piacevole sorpresa e un'altra canzone che calza a pennello per Ayu. Tra l'altro la collaborazione con VERBAL è sorprendentemente ben riuscita. - What is forever love? L'apprezzo perché non solo c'è la firma del grandissimo DAISHI DANCE (che io adoro), ma è il primo duetto decente con Urata. -Pray Non è niente di speciale, lo ammetto. Ma questa canzone ha la tipica bellezza delle ballate di Ayu, che io trovo insuperabile. Parlando delle copertine, queste finalmente mostrano una Ayu bellissima e matura, abbandonando i colori pastello che alla lunga iniziavo ad odiare. Sui video preferisco non soffermarmi troppo. A parte la nuova versione di Merry-go-round e Feel the love, il resto mi provoca imbarazzo. Probabilmente hanno speso tutti i soldi per reclutare i musicisti/compositori. Il voto è una media fra musica, copertine e video. Sarebbe uscito un 6.3, ma dare un voto basso ad Ayu mi sembrava scioccante per me. La grazio con un 6.5 perché ci ha provato ed ha preferito svoltare, piuttosto che propinarci un altro LOVE again come lasciavano presagire alcune tracce. Se fossi pessimista, mi verrebbe da dar ragione a chi pensa che le serva una pausa dal mondo musicale. Eppure sono ottimista e so che Ayumi può fare meglio di cosî.
2014-07-16 15:46:58
#09
ales
Voto: 6.5
mail
Un album molto lontano dai capolavori del passato e dalle buone proposte recenti come love again e party queen, ma si può apprezzare l'intenzione di cambiare e fare qualcosa di nuovo. Devo però concordare con nyayu, per la prima volta è lei a piegarsi alle esigenze dello stile e alla nuova moda del momento in fatto di musica. Diciamo che ha provato a fare il suo "FEEL" ma io ritengo che certe cose dovrebbe lasciarle a chi le sa fare davvero bene cioè Namie Amuro. Lei, qualsiasi cosa faccia rimane fedele a se stessa e riesce a personalizzarla apponendoci la sua firma. Anche se salta come un grillo da uno all'altro genere, con risultati sempre abbastanza convincenti, riesce comunque a uscirne rinnovata e migliorata. E' l'unica artista che rimane sempre e comunque credibile. Ayumi Hamasaki ha fatto la sua fortuna grazie alla sua capacità di spaziare e cambiare ma negli ultimi tempi sembra non riuscirci più cosî tanto bene e quest'album ne è un esempio lampante. Non convince. Canzoni troppo standard e lineari, testi scontanti o addirittura ridicoli e immaturi vedi XOXO, compositori occidentali che a mio parere vengono lodati e sopravvalutati in quanto tali che in realtà non sono all'altezza di grandissime firme orientali e DAISHI DANCE è uno dei tanti per dire e il suo contributo all'album lo trovato molto apprezzabile e riuscito a livello strettamente musicale, in quanto la canzone poteva essere a mio parere strutturata meglio. Nelle varie tracce dance si da molto più spazio alla musica piuttosto che alla canzone in sè e il tutto alla lunga stanca. Pray è una bella ballata ma non c'entra molto col resto dell'album, hello new me e now and 4eva non sono canzoni all'altezza di un qualsiasi lavoro della hamasaki, troppo banali e blande. Insomma, ayumi hamasaki sparisce in un turbinio di suoni caotici e fa capolino di tanto in tanto nelle canzoni "vecchio" stile. Io direi di variare ma di non strafare. Lei non può fare tutto, si limiti a fare ciò che riesce e si prenda del tempo per valutare se un lavoro fa schifo oppure è buono.
Un discorso a parte meriterebbero i video; mai viste cose del genere prima, persino party queen è un lusso a confronto. Lasciando perdere il singolo e il relativi video, gli inediti sono cosî trashy e scadenti che si fa fatica a guardarli, perché anche se il budget è quello che è ricordiamoci che si tratta della hamasaki e vederla ridotta cosî fa veramente provare una grande pena. Io lascerei i video di danza a Namie Amuro, perché quando la Hamasaki prova a ballare come in Lelio o peggio ancora in XOXO è a dir poco ridicola, mi sento in imbarazzo per lei. Voglio dire, non sentiva il bisogno di ridicolizzarsi a vent'anni perché dovrebbe farlo ora?? Ero molto più matura da giovane, ma ora che è nei trenta sembra regredire, sotto tutti i punti di vista, sembra una ragazzina sciocca e immatura, che non vuole crescere, che ha paura di "invecchiare", come Madonna e io trovo questo atteggiamento nelle donne veramente patetico. Gli oufit fanno pena, in XOXO sembra una prostituta e tutto peggiora quando inizia a ballare, in Lelio fa semplicemente ridere e in Angel, in cui forse avrebbe potuto almeno salvarsi, cosa fa? Registra il video in strada, con tanto di furgone enorme sullo sfondo che fa riflettere su chi fosse il responsabile della promozione. In conclusione è tutto abbastanza triste. Lei ha conquistato una posizione notevole e tutti si aspettano da lei grandi cose, non dico che debba sempre incontrare le aspettative del pubblico ma almeno rimanere fedele alla sua storia, alla sue capacità, alle sue qualità e questo lavoro non è degno di nessuna delle Ayumi Hamsaki che si sono susseguite nella sua lunga storia discografica.
2014-08-02 15:12:25
#10
Alyssa
Voto: 7.5
http
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io trovo il disco molto carino , sono d'accordo con.la recensione , la canzone che mi é piciuta di.più é XOXO
2014-08-06 08:18:35
#11
Pannero
Voto: 4.5
http
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Che dire, questo album dell'Hamasaki (come quasi la totalità di quello che ha rilasciato negli ultimi anni) è stata una grande delusione per me. E' stato palese il tentativo di coinvolgere produttori stranieri sulla scia di quanto fatto dall'Amuro, senza però raggiungere risultati concreti nè dal punto di vista della piacevolezza dell'ascolto nè dei contenuti, per la prima volta si nota un grande vuoto anche dal punto di vista delle lyrics, davvero ridotte al minimo.
Andando con ordine, canzone per canzone, per quanto mi riguarda: FEEL THE LOVE poteva essere una grande hit. Mi piace il cuore della canzone alla "We found love", le tastiere di Komuro come al solito sono incredibili e si sente molto la sua personalità, ma nel totale risulta pallosetta, davvero un peccato incredibile, ma prima di arrivare al ritornello si sente una noia che ammazza tutto l'appeal della canzone. Eppure risulta ancora una delle canzoni meglio riuscite dell'album! XOXO e What is forever love non mi hanno conquistata, gradevoli, ma banali decisamente. Preferirei glissare su Hello new me e Prey, entrambe troppo lente e troppo prive di carattere, niente di paragonabile alle vecchie ballad di Ayumi. Terminal è una traccia trance. Se tutti si buttano sull'EDM, Ayumi che in passato è sempre stata terribilmente vicina all'elettronica, creando un pop interessante e unico, ora torna, decisamente controcorrente, alla trance. Terminal tutto sommato è una buona canzone, che in qualche modo raggiunge l'obiettivo. Per quanto riguarda Angel, siamo al solito lavoro fatto a metà, buono l'inizio e l'idea, peccato che poi si perda, con uno sviluppo assolutamente inconcludente purtroppo, e anche la voce di Ayumi risulta fastidiosa in certi punti. Recuperiamo con Merry-go-round, più gradevole, ma che secondo me presenta gli stessi problemi di Feel the love, con alcune frasi noiose e poco incisive. Segue Lelio, un'altra delle poche canzoni "salvabili" di questo cd, più veloce e movimentata, come Terminal, è una delle poche che lascia "qualcosa" all'ascoltatore. (Preferisco però non dire niente sul video, che mi ha fatto accapponare la pelle per l'imbarazzo)Now & 4ever infine è l'ennesima traccia in questo album del quale potevamo benissimo fare a meno, banale anch'essa. Insomma, parlando da grande fan di Ayumi, devo dire con dispiacere che questo per me è in assoluto uno dei suoi lavori peggiori.
2014-11-27 19:29:38
#12
marty
Voto: 7.5
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Non c'é il minimo dubbio quest'album sia per me una delusione terribile. Ogni tanto Ayu propone una canzone o due che non mi convincono, ma mai cosà tante, tutte nello stesso album! Qualcosa che incontra i miei gusto l'ho trovato: Merry-go-round, ad esempio, é molto buona, un pizzico innovativa per Ayu e un'ottima collaborazione. Hello New Me, checché ne si dica, é fantastica (shhhh, de gustibus), terribilmente toccante e delicata, con quelle chitarre iniziali che mi fanno venire la pelle d'oca. La amo. Degna di nota Pray, quasi dolorosamente standard, ma davvero bella. Carine e piacevoli Feel the love, What is forever love e NOW&4EVA, senza infamia, né lode e, nel complesso, ancora di quella qualitá che contraddistingue di solito le uscite di Ayumi.
Passando invece alle note dolenti... Io non so cos'abbia posseduto Ayu nel credere che XOXO, cantata da lei, fosse una buona idea. Il ritornello é atroce, sebbene i versi siano (lo ammetto) intriganti e sexy. In generale, la trovo una pessima scelta per una donna come Ayu. Non é il tipo di canzone adatta a lei, né ora, né mai. Per fare un esempio, sono certa che Kumi Koda si sarebbe lavorata un pezzo simile alla perfezione. Terminal é uno scherzo di canzone, un tartassamento dello stesso tipo di suoni, che mai si evolve o esplode in alcun modo. Una traccia senza un perché, sul serio. Angel é sufficiente, ma non troppo: spiacevole la prova vocale e troppo "statica". Inoltre, quei suoni che si possono sentire da inizio traccia non mi fanno impazzire. A essere sincera li trovo abbastanza irritanti. Altra canzone che c'era quasi é Lelio, trascinante, ma non sufficientemente. Ho la sensazione si potesse fare decisamente di piú per rendere Lelio meglio articolata e convincente. In definitiva: é vero che questo album non é un disastro, ma é altrettanto vero che da Ayu ci si aspetta un certo livello di prestazione. Colours é un cd molto fresco e leggero, adatto all'Estate, ma molto poco consistente. E, come hanno fatto notare altre persone prima di me, é un'occasione sprecata, perché Ayu ha collaborato con grandi nomi stranieri ed é cosà strano che produca delle tracce tanto banali, considerando che in passato l'elettronica era il suo pane.
2015-02-21 15:00:23
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