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Ayumi Hamasaki
recensioni
di Christi
Pubblicata il 07 Gennaio 2008
Riproposta ed aggiornata il 17 Aprile 2010
A distanza di un anno circa da ''Secret'', e dopo la pubblicazione ad inizio 2007 del suo nuovo best, Ayumi Hamasaki ritorna con il suo nono album, intitolato ''GUILTY''. Anche se si sente qualche residuo di ''Secret'', lo stile si impone in modo diverso, divenendo più marcato, particolare, ed in qualche modo maturo.
Il prodotto viene introdotto da ''Mirror'', che inizia con un ritmo coinvolgente e ben scandito, per poi divenire una traccia rock e piena di colpi di scena della durata di un minuto e 56. La prima e intera canzone la troviamo con ''(don't) Leave me alone'', ancora influenzata dallo stile rock dell'artista. Sembra essere un misto di ''Because of You'' ed ''About You''. È un rock quindi piuttosto giocoso, che punta sull'orecchiabilità, al quanto riuscita durante il ritornello. Può stancare dopo qualche ascolto. Ritroviamo alla numero tre il secondo singolo uscito come promozione all'album: ''talkin' 2 myself''. Seppure rimaniamo sul rock, notiamo una grande differenza fra questa e la canzone precedente. La prima, era piuttosto leggera, mentre la seconda risulta marcata e con un atmosfera molto pressante. ''talkin' 2 myself'' risulta per qualche modo meglio riuscita per quanto riguarda la combinazione di ritmo e orecchiabilità. Proseguiamo con ''decision'', b-side del singolo già citato. Incominciamo con un'atmosfera piuttosto malinconica e distante, per poi guadagnare forza e ritrovare una traccia molto coinvolgente. ''GUILTY'' sembra essere il cuore del prodotto stesso e sicuramente è stata un'ottima scelta quella di definirla traccia principale. L'inizio della melodia dice tutto e niente, sembra chiarire un'atmosfera piuttosto sentita e triste, ma sembra aspettare d'essere completata. La musica sembra avere una parte in più rispetto alle canzoni precedenti. La voce di Ayumi appare a suo agio, anche durante il ritornello, che finalmente scoppia e prende il sopravvento. Le pause conducono lo spettatore a concludere l'ascolto. Viene ripresa la calma delle strofe precedenti con l'inizio di ''fated'', gemella di ''glitter''. Ballata di medio tempo ideale, serve a portare un po' di quiete dopo il molto rock iniziale. Raggiungiamo la metà dell'album con l'affascinante ''Together When...'', primo digital single dell'artista. Incontriamo un'altra ballata di medio tempo, tipica di Ayumi, che inizia con una suggestiva introduzione da parte del piano. Il cuore del tutto è naturalmente il ritornello. Molto particolare è ''Marionette -prelude-'', che sfocia in ''Marionette''. Le note iniziali riprendono il mistero della prelude, e ci accompagnano in un modo strano e diverso dal normale. Ritorna il piano in sottofondo durante le strofe, strumento molto presente nell'album assieme alle chitarre elettriche. Di nuovo la canzone esplode al ritornello, e ci accorgiamo che assomiglia molto a ''GUILTY''. Altra interlude suggestiva è la bella ''The Judgement Day'', che avrebbe meritato una canzone di quattro minuti. Dopo tanto mistero proseguiamo con l'allegrissima e spensierata ''glitter'', che per la prima volta porta un po' di serenità. Il ritmo della melodia è tipicamente pop e delle canzoni estive dell'artista, così come la sua voce, molto più nasale e alta della precedente, che si mostrava più bassa e matura. Lo stesso ritmo è ripreso da ''MY ALL'', con l'aggiunta delle ormai presentissime chitarre. Sembra proprio un'altra canzone piuttosto allegra a smorzare l'atmosfera precedente. L'ultimo interlude, ''reBiRTH'' non è proprio all'altezza dei precedenti, seppur affascina. Concludiamo infine con un'altra ballata di medio tempo, intitolata ''untitled ~for her~'', purtroppo non così particolare come le precedenti ma comunque carina d'ascoltare. Ayumi Hamasaki riprende la scìa di ''Secret'', aggiungendoci il rock di ''MY STORY'' e la particolarità di ''RAINBOW''. Un buon passo avanti dopo le canzoni che cominciavano a diventare tutte un po' uguali. Qualità complessiva delle tracce: 7.5 Musica: 10 Voce: 8 Copertina: 6.5 Copertina Limited Edition/First Press: 6 Contenuti DVD: 10
8
Media dei voti degli utenti: 7.4
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aLz
Voto: 8.5
concordo con tutto quello che dice la recensione per me questo è il primo album di ayu che piace interamente o almeno non ci sono pezzi per me orribili. Tutte le traccie sono molto carine a parte Marionette che è stupenda e credo che sia quella che si distingue più delle altre nell'album*-*
2010-03-29 17:05:03
#02
Kumimoto
Voto: 3
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Ho ascoltato anche questo album non lo vedo cosî rock..
in ogni caso tra tutte solo 'talkin' 2 myself è riuscita a piacermi e conquistarmi totalmente ma il mio giudizio non cambia... vedremo i vecchi album!
2010-07-01 21:14:25
#03
kumimoto
Voto: 7
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oddio ma come ho potuto dare voti cosî bassi a questo album??
l'ho riascoltato a distanza di un bel pò di mesi ed anche su questo mi sono ricreduta!!
2011-04-13 16:48:08
#04
Yuichi
Voto: 8.5
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Il primo album che ho ascoltato di Ayu! Ed è quello che mi ha fatto appassionare alle sue canzoni XD Stupendo!
2011-04-13 21:02:05
#05
Pannero
Voto: 10
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Guilty e' uno dei dischi dell' Hamasaki a cui sono piu' affezionata. Mi rendo conto che un 10 e' eccessivo, ma seppur non il migliore dei suoi album, lo considero davvero un lavoro eccellente (uno dei suoi ultimi lavori che mi abbia saputa emozionare).
Si apre con "Mirror", uno degli interlude piu' belli, misteriosi e forti dell'Hamasaki, la mia gioia nel vederlo trasformato in seguito in singolo con Mirrorclr World fu IMMENSA. Mirror ci trascina nell'atmosfera cupa e intricata di Guilty. Segue la gradevole (Don't) leave me alone, per poi lasciare spazio all'indimenticabile e complessa Talkin 2 myself, una delle canzoni piu' belle di sempre dell'Hamasaki. Molto piu' banale e noiosa Decision, che rompe il ritmo dell'album, che pero' si riprende subito con la cupissima Guilty (mai sentito qualcosa del genere da una cantante pop), unica. Si cambia genere con la commuovente Fated e la bella ballata Together when, per poi passare alle atmosfere inquietanti di Marionette. Dopo un altro interlude si passa alle atmosfere colorate e luccicanti di Glitter. Da questo punto in poi' l'album si tinge di noia e diventa banale, un vero peccato. Insomma, Guilty e' un lavoro complesso con pregi e difetti. Il suo pregio principale e' di essete vario nelle atmosfere anche se quella predominante forse e' la cupezza, Ayu ha osato tanto, che nessun'altra cantante della scena j-pop avfebbe mai fatto, per questo definirla pop e' riduttivo. Il suo difetto principale per me e" la chiusura della tracklist. che avrebbe potuto chiudere col botto come con Indipendent ai tempi di Rainbkw o ai tempi di My story.
2014-11-28 16:23:38
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