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Ayumi Hamasaki
recensioni
di Christi
Pubblicata il 22 Dicembre 2010
Eccoci per riparlare di una delle regine del J-Pop: Ayumi Hamasaki. La cantante torna alla fine dell'anno con il suo 12° album intitolato "Love songs". Erano nate molte perplessità dopo la parentesi del "Rock'n'Roll Circus" e la pubblicazione del primo singolo dedito alla promozione di questo disco ("MOON / blossom"): sarà l'album all'altezza delle aspettative o sarà un altro disco discreto ma pubblicato in fretta? Dopo qualche dubbio a causa dei singoli (in generale buoni ma poco memorabili) mi sono dovuta ricredere immediatamente: "Love songs" si stabilisce subito nella mia top 5 degli album preferiti di Ayumi Hamasaki e non delude assolutamente. Anzi: sembra quasi che Ayu sia tornata agli splendori di un tempo, con l'utilizzo più consistente di piano e archi, melodie e musiche orecchiabili e geniali e lyrics sempre degne del suo nome. Ayumi Hamasaki è finalmente tornata con un disco veramente ben fatto e ai livelli dei vecchi "I am..." e "(miss)understood". Per chi, come me, non era riuscito ad entrare nell'atmosfera del "Rock'n'Roll Circus" sarà ben contento di questa nuova fatica, nonostante ci siano qualche difetti che analizzeremo in seguito...
Iniziamo l'ascolto con la main track del disco: "Love song". Questa traccia descrive appieno lo stile dell'album: pianoforte in entrata, archi ben notabili in sottofondo, chitarre elettriche che decorano il tutto seguite dalle chitarre acustiche poco dopo, e una voce graffiante, una dei tanti stili che Ayumi è capace di interpretare. Buon ritmo incalzante che etichetta la traccia come "pop/rock": energia buona, come dimostra il primo live realizzato qualche settimana fa. L'unica pecca è forse proprio la qualità della voce: si sa che è un modo di cantare ricercato, ma a volte Ayu sembra proprio "senza voce", come se avesse cantanto per tutto il giorno. Nonostante ciò penso sia questione di abitudine a questo stile di impostazione vocale, e di certo non rovina l'orecchiabilità della traccia è possibile canticchiare dopo qualche ascolto. Ottimo inizio quindi.
Proseguiamo con uno stile apparentemente simile con "crossroad". Ritornano di nuovo i magnifici archi e le chitarre acustiche in sottofondo: si intuisce subito un climax che troverà spazio nel ritornello. Guadagniamo infatti sempre più ritmo fino ad arrivare all'inciso che svela le melodie della canzone: non più pop/rock marcato come nella precedente, ma più un pop/media ballata con un'atmosfera misteriosa e malinconica. Una buona traccia, meno della precedente comunque, uscita tra l'altro come singolo nel settembre di quest'anno.
Quello che sembravamo intuire con l'avanzare del disco sta succedendo: da una traccia molto buona andiamo ora verso lo stile "generico" tipico delle canzoni di Ayumi negli ultimi anni. "MOON" non spicca molto fra le ottime musiche di "Love songs" e rimane un po' in secondo piano. Forse è proprio per questo che uscì come singolo assieme a "blossom", altra traccia non all'altezza del resto dell'album, eppure questa genericità doveva essere il motivo di una scelta differente per le a-side dei singoli. La costruzione di "MOON" è simile a quella che abbiamo visto precedentemente: strofe piuttosto calme che suggeriscono un climax al ritornello, armato di chitarre elettriche per trasformare il tutto in una ballata rock e sforare di nuovo nel generico poco dopo. È sempre una canzone ben curata ma non all'altezza di tutto il resto.
Dopo questa parentesi andiamo al cuore di "Love songs" con la magnifica "sending mail". Già dalle preview si sentiva che poteva essere facilmente una delle canzoni più belle dell'album e il sospetto è stato confermato: Ayumi torna con le sue melodie particolari e facili da seguire. Piano in sottofondo a seguire un ritmo sempre più sfrenato; archi che graffiano prima e ammorbidiscono poi, quando la cantante si cimenta in note più lunghe. Le chitarre elettriche sono sempre in sottofondo a dare quel tocco di rock che non manca mai. E poi... il ritornello: geniale. La perfetta continuazione di quello che le strofe avevano contribuito, quindi ritmo sfrenato, voce ferma e potente e musica piena, per poi sfumare col piano e tornare con la seconda strofa assieme agli archi, le chitarre e una batteria prorompente. Insomma: "sending mail" avrebbe potuto trovare spazio negli album d'oro di Ayumi senza difficoltà, dimostrando che la cantante è finalmente tornata a creare canzoni nello stile che le esce meglio, meno generico e più affascinante.
Proseguiamo con "Last angel", una delle tre protagoniste del singolo "L". Al contrario di "MOON / blossom", l'uscita di questa traccia come a-side è abbastanza giustificabile. Iniziamo sempre con gli archi, ormai marchio di questo album, per poi prendere piano piano ritmo con una melodia di introduzione. Una canzone allegra? Quando Ayumi inizia a cantare ci troviamo in un'atmosfera simile a quella di "crossroad", ovvero mistero intriso di malinconia. La traccia non delude: c'è di nuovo quel tipico stile ricercato di temi complicati ma facili da seguire e che imprimono la melodia nella mente dell'ascoltatore già al primo ascolto. La cantante gioca con momenti più calmi grazie a note lunghe e con quelli più frenetici quando la batteria non da tregua. Una buonissima canzone, degna quindi dello stile di questo album.
Incontriamo la prima interlude, "Insomnia", di ben due minuti. Le interlude di questo album sono proprio degne di nota: non stonano con tutto il resto e introducono al meglio le varie fasi del disco. In questa ritroviamo il piano e inserzioni con particolari diversi che riempiono la fase di passaggio. I due minuti volano, e ci portano alla seconda perla del disco dopo "sending mail": "Like a Doll".
Altra traccia che prometteva molto bene nelle preview, "Like a Doll" inizia come tutte le tracce in precedenza: col piano che presenta la melodia principale e Ayumi che interpreta il ritornello in un'atmosfera decisamente calma che non suggerisce quello che invece succederà dopo. Il ritmo incalzante comincia subito dopo con la ripetizione del titolo della traccia. Le strofe continuano molto bene sullo stile misterioso intrapreso da tastiera ed archi; di nuovo il tema musicale della voce di Ayu è quel tipico stile ricercato ma cantabile. Il secondo ritornello è più ritmato e pieno del primo ma non è sfrenato come nelle canzoni precedenti. Non è di certo una pecca: la traccia rimane nel suo stile e non sfora mai in qualcosa di non programmato. Ottime le note basse e la fluidità; insomma una traccia coi fiocchi.
"Like a Doll" viene isolata letteralmente fra due interlude. Proseguiamo quindi con "Aria", forse un omaggio alle arie dei melodrammi: sentiamo di nuovo gli archi protagonisti di una melodia fresca che dona libertà. L'arpa ricorda quasi il tema di "Final Fantasy X" e spalanca le porte ad uno stile più leggiadro e spensierato.
In effetti, "blossom" risulta leggermente meno oscura delle precedenti, ma, come già detto, proprio per questo è meno particolare. Le strofe si prolungano per troppo tempo e non c'è un vero climax come nelle altre tracce. Il ritornello è pieno e ben curato, ma piuttosto generico e poco ricordabile. Risulta in questo senso molto simile alla gemella "MOON".
Ritorniamo alle tracce degne di nota con la bella "Thank U" e si prosegue sullo stile promesso dall'interlude "Aria": poco mistero ma tanta libertà e spensieratezza. La traccia si apre immediatamente con questo tono e prosegue con le note lunghe di Ayumi i e suoi "La La La", a cui le seconde voci rispondono. La sua voce è meno graffiante, più sbarazzina e allegra. "Thank U" dona proprio allegra e fa venire voglia di cantare per la sua semplicità.
Ritorniamo alle ballate con "Sweet Season". Siamo un passo più avanti a "MOON" e "blossom" ma le ballate non sembrano proprio il forte di "Love songs". Nonostante ciò questa traccia continua sullo stesso stile: strofe molto particolari e malinconiche, decisamente ottime. Ci si perde un po' nel ritornello, poiché scompare proprio quel tema particolare delle strofe. L'inciso risulta più generale e tipico delle tracce di medio tempo, meno malinconica e più dolce. Nonostante ciò, una buona canzone.
Abbiamo imparato che le interlude annunciano qualcosa di epico. Cosa ci sarà dopo "Overture", che riprende lo stile strumentale di "Aria" con una nota più malinconica? L'epicità di "Overture" ci fa pensare... E i dubbi spariscono con l'inizio della magnifica "Do it again".
Niente da fare: nonostante il primo odio da parte dei fans per le ripetizioni, "Do it again" è una delle canzoni più riuscite di tutto il disco, assieme a "Love song", "sending mail", "Like a Doll", "Thank U", "November" e le interlude. Potrei etichettarla tranquillamente come la mia traccia preferita per la sue caratteristiche e la magnificenza della sua costruzione. Iniziamo subito col tema principale e l'insistenza su "Dance dance do it again" e "Sing sing do it again". Buon preludio per quello che sarà la traccia e che non trovo assolutamente troppo lungo. Le strofe iniziano con un'atmosfera calma per poi continuare con il solito climax tipico delle canzoni di "Love songs": ritmo, note lunghe e alte. Il nuovo ritornello è più pieno e particolare, fra nuovi strumenti che si aggiungono e la batteria col suo ritmo che disorienta (in senso positivo) e seconde voci che sussurrano. Si ricalca di nuovo la prima strofa con la seconda fino ad arrivare ad un intermezzo tutto strumentale che riprende lo stile delle interlude: dall'atmosfera particolare si ritrova più libertà. Ritorniamo al ritornello inizialmente calmo che continua a crescere fino alla fine. Insomma: sei minuti magnifici, che non stufano nonostante i vari temi ripetuti. Ayumi e Tetsuya Komuro sembrano veramente ricordarsi delle vecchie tracce sullo stile di "Ladies Night", "Moments", "ourselves" e quelle che hanno fatto la storia della discografia della Hamasaki.
Proseguiamo con un'altra bellezza di "Love songs": "November". Gli strumenti utilizzati, nonostante i bassi e gli archi sempre in sottofondo, sono inizialmente diversi e più computerizzati ma ciò non guasta, poiché gli archi continuano il loro percorso, venendo affiancati dal piano, dalla batteria e tutti gli altri strumenti visti in precedenza. Il cuore della canzone inizia però a un minuto e trenta, quando tutto si ferma e Ayumi si cimenta in una delle sue magnifiche melodie particolarissime e ricercate. Un'ottima traccia, che avrebbe fatto un figurone come singolo, assieme ad una delle canzoni elencate poco sopra... Ma forse Ayu sapeva bene quello che stava facendo, e voleva lasciare le tracce migliori come inedite.
Ci avviamo verso la conclusione del disco con "Virgin Road", un'altra ballata. Il suo status è molto simile a "Sweet Season", una traccia quindi ben studiata e carina. Le strofe sono un po' troppo generiche, ma si compensano con un ritornello decisamente più sofisticato.
Terminiamo l'ascolto con la versione live di "SEVEN DAYS WAR", che aveva suscitato diverse perplessità al suo annuncio. Visto il suo ruolo di b-side nel singolo di "crossroad", forse Ayumi non se l'è sentita di lasciarla fuori da un album del genere, e ha regalato ai suoi fans una versione live. I miei iniziali dubbi si sono attuati con il primo ascolto. La versione strumentale live è molto bella, e l'interpretazione della cantante è senza dubbio buona. È quindi una ottima traccia di chiusura, quasi volesse lasciarci con quel senso sia di conflitto che di libertà.
Come già detto nell'introduzione, "Love songs" mi ha colpito molto positivamente. Fan di "NEXT LEVEL", "(miss)understood" e "I am..." sono felice di sentire che piano piano Ayumi Hamasaki sta tornando a quelle melodie che hanno caratterizzato la sua carriera, piuttosto che alle tracce più difficili da interpretare e da ricordare del "Rock'n'Roll Circus".
Buona l'idea di fare una storia coi video di "Virgin Road", "Last angel" e "Love song", che sta facendo parlare molto i fans riguardo l'interpretazione e i vari dettagli.
Lascia l'amaro in bocca la scelta del titolo e delle covers: sappiamo che la cantante sceglie di solito titoli decisamente più sofisticati e particolari... E le covers non si intonano molto con l'atmosfera del disco. Ma nonostante ciò rimane comunque un album coi fiocchi.
Qualità complessiva delle tracce: 10 Musica: 10 Voce: 8.5 Copertina: 9 Copertina Limited Edition/First Press: 9.5 Contenuti DVD: 10 Cover DVD: 8
9.29
Media dei voti degli utenti: 8.65
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Yuichi
Voto: 9
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L'album è stupendo in tutto!!! Le canzoni nuove che preferisco sono Like a Doll e Do it Again, e dei singoli, invece, last Angel e soprattutto Moon e Blossom, che non capisco perchè sono state criticate! Sono davvero meravigliose!!
2010-12-22 18:26:45
#02
~Ayu-yu~
Voto: 9.5
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Album stupendo *_* è la prima volta che mi piacciono tutte le tracce di un cd, nn è mai capitato cn nessun artista!!! Le mie preferite sn: Love Song (Non capisco in quali pezzi sembra senza voce) e Like a Doll xD
Ps: avevo sbagliato voto scusate ._. Il mio voto è 9.5
2010-12-22 18:36:23
#03
Jelena Tokić
Voto: 8.5
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Questo album mi piace veramente tanto :) La mia canzone preferita è Do it again ma anche Like a doll e November :) E poi le cover sono bellissime ^^
2010-12-22 19:16:06
#04
Axe
Voto: 10
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Album magnifico, PV GENIALI, lyrics pazzesche, cover fantastiche! Non ho niente di negativo da dire!
2010-12-22 21:39:08
#05
just the way u are
Voto: 9.5
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Non e' una novita' che la nostra ayu-chan pubblica due dischi all'anno, ma quando usci' la notizia ho sperato che non fosse un dico "pubblicato in fretta". La copia non mi e' arrivato arrivato e intanto mi accontento della vostra recensione.... 9.21 e' un voto piuttosto alto e spero che l'album sia altezza...in realta' "rock 'n' roll circus" nn e' cosi' male come tutti dicono: si' e' vero, traccie come "Lady Dinamite" e "sexy little thing" mi ha lasciato un po' di perplessita', ma traccie come "last links", "the meaning of love" e "countdown" che non divennero pezzi "da promuovere l'album" sono indimenticabili e piacevoli da riascoltare. Sono d'accordo con voi: i singoli sono "buoni ma poco memorabili" ad eccezione di "Virgin Road". Ho sempre amato le opere di Tetsuya Komuro: da uno dei sigoli piu' noto dai giapponesi, "can you celebrate?" fino a traccie provenienti dall'album "Break the rulrs", lui e' stato uno dei compositori migliori nel campo del J-Pop...Il genere che lui e' solito comporre(pop & rock leggero) e' molto simile a quello di CREA(ayu), forse e' per questo che ayu stessa afferma che l'album include canzoni piu' amate da lei, ed e' orgogliosa dell'opera. L'unica debolezza dell'al...bum e' che le traccie sono soprattutto composte da uno stesso compositore(Tetsuya)...cio' porta ad un album che tocca un solo genere musicale...sinceramente speravo che ci fossero altre opere di Tetsuya Yuyumi, di Kunio Tago, di Kazuuhiro Hara e di ayu-chan stessa.
2010-12-22 21:58:38
#06
Saki
Voto: 7
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Allora sicuramente un ottimo album, personalmente non mi aspettavo di meglio,magari qualche traccia più ..felice ma poi si tratta di gusti. Sicuramente supera il guilty e il rock'n roll circus a pieni voti MA c'è un qualcosa che non mi cade giu. Voi avete parlato di "abituarsi ad un impostazione vocale", qui Ayu non importa proprio nulla,anzi la sua voce e il suo modo di cantare sono pessimi, da una regina del jpop queste cose non vanno assolutamente messe da parte. Pessima vocalità che poi ti porta ad accostare la canzone dopo qualche ascolto. Ci sono poi quelle canzoni tipo "do it again" in cui gli stacchi di gola che fa ogni tanto sembrano accettabili, ma questo problema vocale se lo porta dietro da dopo il Secret. Non so cosa le sia successo, ma più va avanti, più il suo modo di cantare peggiora. Non la sua voce,ma il suo modo di cantare. In sintesi però bell'album,cover carine e sound malinconico con testi veramente pieni di pathos!
2010-12-23 13:07:43
#07
Kikkokat
Voto: 8.5
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Wow questo è uno dei piu' bei dischi che Ayumi abbia mai realizzato. Ero già soddisfatto di "Rock N Roll Circus" a cui avevo dato un 7,5, ma questo album mi è piaciuto anche di piu'. Le uniche canzoni che proprio NON mi sono piaciute sono "Sweet Season" e "Virgin Road"....Non capisco come siano potute uscire come singolo visto che bah...."Last Angel" è geniale, ma le piu' belle rimangono "Like A Doll" (la mia preferita in assoluto) la travolgente "Sending Mail" con la sua carica rock, "Blossom" che adoro per le sfumature rockish e "Crossroad" credo sia davvero un bel singolo. "Do it Again" mi piace molto anche se mi aspettavo un climax un po piu' decisivo verso il finale, ma alla fine è molto godibile. "Thank U" la trovo rilassante con i suoi "La la la" e sono stato rapito dalla musicalità di "November" davvero molto suntuosa...Gli interludi sono tutti ottimi.
Ah dimenticavo pure "Love Songs" è ottima come canzone. "Moon" all 'inizio non mi garbava, poi ho cominciato ad amarla molto! Quest' album contiene tantissime canzoni, e solo 2 non mi piacciono. Sicuramente un'ottimo lavoro.
2010-12-23 14:26:23
#08
Kumimoto
Voto: 9
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Devo dire che è un'album molto cupo e dolce allo stesso tempo
Davvero magnifico come prodotto come a quel tempo mi conquistò secret anche questo mi ha conquistato particolarmente adoro in modo particolare love song ho un pò di dispiacere per sending mail perchè non mi piace molto il ritornello ma la canzone per quanto riguarda la musica è una delle migliori e meriterebbe davvero un posto d'onore. Last angel semplicemente fantastica mia ha davvero rapito!! Stupendo anche l'interludo di Insomnia Molto bello anche l'altro interludo Aria neanche blosson mi dispiace se devo dirla tutta :) Da blosson in poi l'album mi piace un pò di meno fino a overture altra interlude degna di grandissima nota Devo anche io ammere come te che è una delle migliori canzoni del disco sicuramente la seconda per me dopo love song anche se quelle ripetizioni sono sicura che prima o poi mi piaceranno poi adoro anche November ed ancche Virgin Road e poi SEVEN DAYS WAR!!! INCREDIBILE questo disco mi piace ma avrei elimianto qualche canzone bello bello bello! Sono indecisa da un'8.5 e un 9 ma alla fine ho optato un 9 molto molto bello!
2010-12-23 15:46:04
#09
zefis90
Voto: 8.5
Quest'album sta mettendo d'accordo un po' tutti, e non posso che esserne veramente contento!! ^^ Oramai è da una settimana che lo ascolto e posso dire che questa è la sua migliore prova dai tempi di "(miss)understood", il disco più bello della carriera di Ayu. Al di fuori di due pezzi che se sono comunque ben prodotti e musicati, mi paiono molto blandi e sottotono (e mi riferisco a "Sweet season" e "Virgin road"), il resto ci propone una traccia più bella dell'altra, un tripudio di colori ed arrangiamenti, che nei precedenti due dischi non avevo riscontrato. Il lavoro più barocco e sontuoso della Hamasaki, punta tutto sulla compenetrazione tra la musica da camera ( archi magistralmente arrangiati da Komuro) e un piglio più rock visibile in molti dei brani, singoli e inediti che siano. Non c'è veramente un inedito che non mi piaccia o che valuti meno di "eccellente", tutto scorre liscio e propone delle melodie pazzesche! Sarà stato realizzato anche in otto mesi (ma non è una novità), ma si dimostra un album validissimo! Dove tutte le altre grandi falliscono, la musica di Ayu rimane una garanzia stabilissima! Lo comprerò appena possibile, se lo merita davvero!! ^^
2010-12-23 18:49:42
#10
Anonimo
Voto: 10
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Son rimasta piacevolmente sorpresa da Love songs, che con molta probabilità diventerà uno dei miei album preferiti. Seppur sia passato ben poco tempo dall'uscita di Rock 'n' Roll Circus, Love songs è stato confezionato di tutto punto per offrire un'ora di ottima musica jpop. C'è più ricercatezza e cura nelle parti strumentali rispetto al precedessore (ma anche in NEXT LEVEL) e, cosa molto importante, le canzoni son legate fra loro da un filo. Non ci sono freni bruschi, passando per esempio da una canzone elettronica ad una ballata jpop andando a rovinare il flusso dell'album.
Tutto, dalla canzone allegra alla ballata ha una connessione. Ammetto che tre interludi su 16 tracce sono un po' tanti, ma in Love songs sono magistralmente posti a fare da passaggio perfetto fra una canzone e l'altra. In più son anche molto belli. Adoro tutte le canzoni sia singoli che inediti. Anche MOON che l'ho trovata canzone più debole fra i singoli. Certo, avrei preferito una canzone inedita alla bonus track SEVEN DAYS WAR ma in qualche modo quest'ultima riesce ad incastrarsi alla perfezione nella continuità dell'album. In un perfetto THE END. Anche se sentire Ayu piangere nella versione Live, ti spezza un po' il cuore. La cosa mi ha lasciata piuttosto sbigottita, perchè non vedevo una certa cura dai tempi di MY STORY. Infine i testi sono davvero di una bellezza particolare. Si sa che Ayu, seppur sia una cantante pop scrive da sempre dei testi decisamente poco superficiali rispetto alla media. Eppure in Love songs, sembra esserle tornata quella voglia di trasmettere qualcosa che un pochino era venuta a mancare. Spezzo una lancia a favore della voce di Ayu però. Io l'ho trovata molto più vera rispetto agli ultimi album. Dove sembrava dare troppo e perdere quel timbro caratteristico. Mi ricorda la sua voce agli esordi, anche se meno acuta e più armoniosa. Non solo il contenuto è ben curato, ma anche l'esterno non è da meno. Mi son comprata la versione limitata dotata di USB, DVD e microSD (che purtroppo è inutilizzabile dai nostri cellulari ;__; mannaggia) ed è davvero bellissima. Curatissima nei minimi dettagli, con un booklet e un photobook dove troviamo una Ayu più naturale ma senza perdere quel suo charme da diva, che ha sempre avuto. Love songs lo considero una decisiva risalita da lavori buoni, ma che mancavano di un qualcosa che invece quest'album ha. Per certi versi mi ricorda un po' RAINBOW, per la sua unicità e ciò non può che farmi felice dato che RAINBOW è un album bellissimo. Love songs è davvero un piccolo gioiello e per me è il suo miglior album del 2010, superando di gran lunga Rock 'n' Roll Circus.
2010-12-24 01:55:46
#11
nyayu
Voto: 6
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o porc D: ero io nel commento precedente lol.
2010-12-24 01:57:01
#12
Anna
Voto: 8
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gli estratti dei singoli mi sono piaciuti tutti moltissimo, sullo stile rock/pop, e poi le ballad un pò dolci e malinconiche mi ricordano la fine dell'estate ^^ le canzoni nuove, invece, le ho trovate poco originali rispetto alle altre, do it again è troppo ripetitiva, thank you mi ricordava troppo seven days war, november e sending mail non mi dicono proprio nulla,mentre love song e like a doll mi hanno soddisfatta ºWº le lyrics sono tutte molto romantiche
2010-12-24 04:32:24
#13
Kuroneko_89
Voto: 8
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Davvero una bella rece, complimentoni...e ovviamente complimentoni anche alla nostra Ayu, che ha sfornato un album fantastico! Lo sto adorando da morire! **
2010-12-24 14:21:56
#14
RyomaNagare78
Voto: 8
Questo cd è bellissimo, non stò ascoltando altro, Love Song è la traccia che preferisco mi è entrata subito in testa, ma adoro anche Crossroad,Do it Again - e anche io facevo parte del gruppo che all'inizio aveva storto il naso per la ripetizione di do it again -, November, Like a Doll....bel cd insomma.
2010-12-25 12:26:06
#15
Daydreamer
Voto: 7.5
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Non sono una fan di Ayu, però ascolto ogni tanto i suoi cd...
Dunque: le canzoni sono tutte molto belle e malinconiche, la sua voce mi risulta bella, ma niente di particolarmente entusiasmante. Non c'è da discutere sul fatto che abbia una bella voce ma non mi piace per niente il suo modo di cantare. Le cover le trovo bruttine invece. 7.5 se lo merita soprattutto per i testi molto belli.
2010-12-26 15:28:08
#16
marty
Voto: 10
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E non c'è niente da fare, quando una azzecca un disco lo azzecca! XD Credo che, come album, questo nuovo prodotto di Ayumi meriti almeno un bel 9. Il 10, poi, è soggettivo, perché a me è piaciuto davvero moltissimo! ^^
Ho aspettato un po' a dargli un voto, perché, conoscendomi, so di dover prendere confidenza con un cd nuovo e che la prima impressione può essere facilmente ribaltata da una settimana di ascolto, ma in un mese la mia opinione è rimasta la stessa. E’ vero, non tutte le tracce meritano il pieno voto, ma , come è stato per il Past>Future di Namie, anche in Love Songs il risultato finale supera di gran lunga i brani singoli, con tutti i difetti che possono avere. E’ probabile che una tale unità nel disco sia dovuta al fatto che la maggior parte delle melodie sono state create dallo stesso compositore, ma l’impressione che ne ho ricevuto è stata molto forte. Trovo che Love Songs sia nato con un messaggio preciso, che lo ha reso unito, compatto e armonioso (come Guilty, ad esempio, che mi pare abbia la stessa omogeneità). Per finire, voglio complimentarmi con Ayumi, il cui impegno vocale è evidente: al di là del risultato, i suoi sforzi hanno reso ogni frammento di questo album molto più personale di quanto non si sentisse da tempo!) Complimenti Ayu!!
2011-01-27 11:32:27
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