Arrivata ormai al 42° singolo, Ayumi è indubbiamente una delle regine incontrastate del j-pop. Questo suo nuovo singolo è per certi versi una svolta nella sua lunga carriera: un nuovo taglio di capelli corto e graffiante, un nuovo sound più rock e aggressivo.

Si parte con la title track "talkin' 2 myself", qui presente in un "original mix" speculare al videoclip: chitarre rumorose, batteria prepotente e una voce sempre intonata e piena. Ciò che più mi ha colpito della canzone è il pregevole arrangiamento d'archi che circonda il tutto e profuma il brano con una brezza gotica.
Troviamo le stesse sensazioni anche nella b-side "decision", che sulle note di un piano e di un'orchestra d'archi inserisce il fragore elettrico delle chitarre e della batteria, unite al canto di Ayumi. Davvero un brano curato al pari della a-side se non di poco superiore.
Segue la seconda a-side del singolo precedente in un'inedita versione orchestrale, "fated ''Orchestra version''", in cui la voce della Hamasaki si adagia su un arrangiamento d'archi di livello eccelso: musicalmente siamo ai massimi livelli.
Chiudono il singolo le strumentali di "talkin' 2 myself" e "decision" che ci permettono di cogliere più sfumature delle versioni originali, soprattutto per quanto riguarda gli archi e le chitarre.
Il disco è in vendita anche in edizione limitata contenente un DVD con i PVs della title track e di "decision": in entrambi i videoclip, davvero azzeccati per entrambe le canzoni, troviamo una Ayumi scatenata e rock, avvolta da un alone oscuro che le sembra calzare a pennello.

Mi ha fatto piacere trovare una Ayumi Hamasaki così aggressiva e rock in questo nuovo singolo: convinto dai suoni, dal canto e dalla corposa tracklist, non posso far altro che consigliarne l'aquisto ai fans e a chi associa la Hamasaki a un pop leggero e non la ritiene in grado di affrontare atmosfere più oscure.