La YGEX questa volta ha deluso. Dopo che i ragazzi sono tornati in corea con il mini-album “ALIVE”, la casa discografica ha subito voluto riproporre le stesse identiche tracce anche sul mercato nipponico e così è uscito il 4° album dei BIGBANG intitolato proprio “ALIVE” (nemmeno la fatica di cambiare titolo hanno fatto). Chiamarlo album è davvero osare tanto dato che, nel suo complesso, propone solamente due pezzi originali mentre le restanti 7 tracce sono cover in giapponese del precedente mini-album; non dimentichiamoci poi l’inutile inserimento di “Haru Haru”, pezzo proposto mille volte nella discografia della band. Naturalmente il disco funziona per il pubblico nipponico che non aveva ancora ascoltato le ultime tracce del gruppo ma, per coloro che hanno potuto ascoltare il precedente mini-album, questo disco risulta assolutamente inutile. Sembra più una mossa commerciale questa piuttosto che la voglia di proporre nuova musica al pubblico e di questo il disco ne risente parecchio anche a causa della stupidissima idea di farlo uscire in 5 edizioni differente con dei DVD allegati scarni e alquanto vuoti.

Prima delle due tracce originali nella discografia della band è “FEELING” che rispecchia appieno lo stile di questo disco e si propone come un’energica, solare e vitale tracce dance/R&B in pieno stile BIGBANG. Anche questa volta i ragazzi ci propongono una base veloce, beat taglienti e veloci e un ritornello frizzante, brioso e travolgente. Fin dal primo minuto di ascolto capiamo che i cinque ci vogliono fare ballare e grazie al supporto della base musicale rapida e seducente, ci riescono totalmente nel loro intento. Secondo a ultima traccia originale per il disco è “EGO” che mischia assieme la dance con suoni più acustici e ricercati. Accompagnata per intero dall’utilizzo di una chitarra acustica, la canzone si può porre tra i pezzi più dance ed energici del gruppo e quelli più pop e meno graffianti della loro discografia. Delicata ma piena di forza, lenta ma anche molto rapida, la traccia è un continuo contrasto di tempo, suoni e melodie che, fusi assieme tra loro, vanno a ricreare un pezzo spumeggiante, frizzante e semplicemente elettrizzante. A concludere il disco troviamo una cover in giapponese di “Haru Haru” famosissimo pezzo della discografia coreana dei BIGBANG e brano già inserito nell’ultimo best album e qua e là nei loro dischi. Inutile dire che questo pezzo, all’interno della tracklist, poco c’entra e poco ci azzecca date le innumerevoli volte che è stato proposto dai ragazzi.

I DVD allegati alle varie edizioni limitate dell’album risultano piuttosto inutili dato che, alla fine, propongono poco nei loro contenuti. Sarebbe stato meglio riunire tutti i filmati in un unico DVD poiché in questa maniera il contenuto è stato troppo disperso e poco si apprezzano i singoli filmati che, in questa maniera, perdono molto. In ogni caso, i videoclip di “BLUE”, “FANTASTIC BABY” e “BAD BOY” sono davvero interessanti con le loro coreografie e i loro giochi di luci ma, i retroscena non lo sono altrettanto dato che se non si comprende il giapponese poco si riesce a capire.

Come dice il detto “meglio pochi ma buoni che tanti ma cattivi” e ciò lo si potrebbe applicare pienamente a questo disco. Come ho già detto l’idea delle 5 edizioni differenti è stata alquanto stupida e troppo commerciale, sarebbe stato decisamente meglio creare solo le due classiche edizioni CD e CD+DVD piuttosto che questo pout pourri caotico e privo di alcun senso. “ALIVE” è stata davvero la mossa commerciale più palese della carriera dei BIGBANG e, come fan del gruppo, non sono molto d’accordo con tutto ciò ma, essendo riuscito il mini-album coreano, anche questo disco nipponico funziona anche se si spera che in futuro i cinque ritornino con del materiale nuovo e non con delle ennesime cover.