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BIGBANG
recensioni
di Bobby Drake
Pubblicata il 28 Dicembre 2016
Riproposta ed aggiornata il 21 Febbraio 2017
A distanza di quattro anni dal loro ultimo disco nipponico, i BIGBANG nel febbraio del 2016 tornarono sulle scene per pubblicare il loro quindi disco “MADE SERIES”. Il disco altro non è che un compilation album contenente tutte le canzoni rilasciate da maggio a settembre del 2015 in Corea del Sud per il progetto “M.A.D.E.”. L’album infatti contiene i quattro singoli coreani nonché tre versioni in lingua giapponese di tre pezzi estratti da questi singoli. La mossa commerciale non è infatti stata delle migliori dato che il disco è uscito prima dell’effettivo album coreano che uscirà poi dieci mesi più tardi con la stessa tracklist, ma con tre pezzi bonus aggiunti. L’uscita dell’album è stata poi anticipata da quattro singoli digitali che altro non erano che le versioni digitali dei singoli usciti fisicamente in Corea del Sud per il progetto “M.A.D.E.”. Nel complesso il disco funziona, la tracklist è bella variegata e non mancano pezzi ritmati e belli decisi, anche se parlare di un vero e proprio album non si può dato che la tracklist non propone nulla di nuovo al pubblico e ai fan della band, ma comunque come pubblicazione è stata veramente azzeccata. Da un punto di vista commerciale il disco ha debuttato alla 1° posizione della classifica Oricon vendendo più di 80,000 copie nel primo giorno, raggiungendo poi le 128,000 copie nella prima settimana, diventando quindi la loro pubblicazione più venduta nella prima settimana.
Il disco si apre con “LOSER”, un brano lento e simil romantico, molto simile come stile e ritmo a pezzi precedenti quali “BLUE” o “MONSTER”. La melodia del brano, decisamente romantica, accompagna una parte canora di facile memorizzazione dove anche le parti più rap restano sempre sul lento e sentimentale. Molto più interessante, fortunatamente, è “BANG BANG BANG” che sembra essere la sorella di “FANTASTIC BABY”. Anche in questo caso ci troviamo davanti ad una buona traccia dance/pop dove i ragazzi non si risparmiano in strofe veloci, un ritornello semplicemente elettrizzante e una base musicale piena di beat potenti. Possiamo decisamente affermare che quando i BIGBANG si cimentano in pezzi più allegri e dance riescono sempre a fare centro poiché il mix delle loro voci si adatta perfettamente a questo stile di brano, soprattutto nelle parti più rap. “IF YOU” invece si presenta come un pezzo acustico interpretato interamente alla chitarra. Anche in questo caso ci troviamo davanti ad una canzone lenta e romantica dove troviamo i ragazzi alle prese con una melodia decisamente più lenta e sentimentale, come spesso piace alle band coreane. Sinceramente parlando il brano non riesce a spiccare all’interno della tracklist, ma dopo un paio di ascolti ci si rende conto che, nella sua semplicità, questo pezzo riesce a conquistare grazie all’ottima base musicale creata e ad una melodia fresca e mai pesante. Con questo pezzo finiscono i brani interpretati in giapponese della band e cominciano quelli esclusivamente in lingua coreana. “BAE BAE” si mostra come un mix delle precedenti “LOSER” e “IF YOU” dato che presenta una melodia romantica, ma mai pesante come in “LOSER”, con l’inserimento, a tratti, di una base musicale più acustica. Un ottimo mix di beat dance e di suoni acustici che creano un pezzo pop decisamente forte e interessante, soprattutto grazie alla parti rap che donano maggior forza e spessore al tutto. “WE LIKE TO PARTY” si presenta invece come il perfetto pezzo adatto alla stagione estiva. Fresco, colorato, vivace e decisamente allegro, questo brano non può che conquistare sin dal primo ascolto grazie ad un ritornello accompagnato da una chitarra acustica che rende la melodia ancora più fresca e rilassante. A mio avviso questo è sicuramente il pezzo meglio riuscito all’interno del disco poiché ci mostra la band sotto un lato nuovo, un lato più (passatemi la definizione) rock/acustico che non avevamo mai trovato così marcato all’interno dei loro dischi. Con “SOBER” invece torniamo alle ritmate energie dance/pop di “BANG BANG BANG” e, anche in questo caso, i ragazzi hanno fatto centro grazie ad una traccia veloce, potente e allegra in pieno stile “BIGBANG”. Rispetto alla precedente “BANG BANG BANG”, questa “SOBER” è meno dance e meno potente, ma grazie al mix dei suoi beat e alle parti cantate si presenta come un perfetto brano da ballare con tutta la forza in corpo. Ultimo pezzo interpretato interamente dalla band è “Let's not fall in love”, ossia “Uri Saranghaji Marayo”. Per questo pezzo vale lo stesso discorso fatto per “LOSER” e “BAE BAE”, ci troviamo davanti ad un pezzo pop dalla vena più sentimentale anche se, in questo caso, ci troviamo davanti a pezzi rap decisamente più energici e marcati che rendono il tutto più veloce e scattante. A concludere questo disco troviamo “ZUTTER”, ossia “Jjeoreo”, brano interpretato esclusivamente da G-DRAGON e T.O.P. Essendo questi due i membri più urban della band, non potevamo che trovarci davanti ad un bel brano R&B. Infatti questa “ZUTTER” presenta una base musicale decisamente urban e minimale, sulla quale i due artisti interpretano una melodia rap potente e in pieno stile hip-hop americano. Come ho già detto nel complesso il disco funziona, la tracklist è variegata e le tracce si combinano perfettamente tra di loro. Sinceramente io avrei sostituito le tre tracce in lingua giapponese con tre inediti giapponesi che rendessero l’album veramente unico e non una mera compilation di canzoni già uscite come singoli, ma non sono il produttore della band quindi la pubblicazione è stata resa disponibile così. Spero solamente che dal prossimo album, previsto per inizio 2017, andremo effettivamente incontro a dei nuovi brani e che non sia una ennesima edizione di questo disco con due pezzi nuovi aggiunti a caso giusto per fare numero. Qualità complessiva delle tracce: 8.5 Musica: 8 Copertina: 7 Contenuti DVD: 9
8.13
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