di Bobby Drake

Pubblicata il 28 Marzo 2011
Riproposta ed aggiornata il 08 Aprile 2011

A sette mesi di distanza dalla pubblicazione del suo terzo album coreano “Atlantis Princess”, BoA, dopo aver rilasciato anche due singoli, torna in Corea per pubblicare “SHINE WE ARE” suo terzo mini-album. Il disco, come il precedente, si propone come un insieme di cover coreane di pezzi nipponici estrapolati dal secondo disco “VALENTI” o dagli ultimi singoli e quindi, inevitabilmente, risulta essere poco allettante per coloro che hanno già ascoltato tutti i lavori giapponesi della ragazza dato che qui dentro non si trova nulla di inedito.

La prima traccia che troviamo in questo disco è una versione coreana di “B.I.O”, traccia già trovata nel secondo album giapponese di BoA e di cui non vorrei più parlare per lasciare spazio a “Shine We Are!” primo inedito di questo disco. La canzone in realtà non è un vero e proprio inedito poiché era già uscita come singolo nipponico sette mesi prima ma, comunque, lo possiamo ritenere un inedito dato che non siamo ancora andati ad analizzarlo. Questo brano rappresenta, secondo me, il primo passaggio effettivo di BoA dal pop/R&B un po’ moscio di inizio carriera a quel pop frizzante ed energico che caratterizzerà le future produzione fino alla fase più dance/R&B che sarà portata avanti dalla ragazza dopo il quinto album giapponese. Questo semplice branetto pop possiamo considerarlo il manifesto del pop-teen marcato Kwon BoA poiché, grazie alla sua base colorata e vitale e al suo ritmo ben scandito e travolgente, rappresenta tutto quello che gli adolescenti vogliono ascoltare per non pensare a nulla e per rilassarsi. L’innocenza e la fanciullezza della ragazza si fanno sentire molto in questa colorita traccia che, con la sua frizzante energia, si impone nella testa dell’ascoltatore fino a non uscirne più. Una buona mossa commerciale per una cantante in continua crescita e in continua evoluzione musicale. A seguire troviamo “Sesangui Eodieseodo (One Way)” e “Discovery” ovvero le versioni coreane di “Sekai no Katasumi de” e di “Discovery”, pezzi già analizzati e trovati nel secondo album giapponese VALENTI a cui succede “Milky Way (Club Remix)” un remix urban/dance dell’omonima traccia inserita nel terzo album coreano dell’artista. Rispetto alla versione originale questo remix un po’ hip-hop non riesce proprio a reggere il confronto. La cristallinità e la dolcezza del pop della base musicale sono completamente messe da parte per fare spazio a dei beat potenti e rumorosi che poco si accompagnano con la melodia infantile e delicata. Pessimo remix per una delle canzoni più interessanti di “Atlantis Princess”. Dopo questa pessima sperimentazione, andiamo incontro a 4 tracce già conosciute ed analizzate nella recensione di VALENTI ovvero: “flower”, “Searching for truth”, “Beside you” e “Ibyeolpunggyeong (Always)” che sono tutte versioni coreane degli omonimi brani contenuti nel secondo lavoro nipponico della ragazza. A concludere questo disco troviamo la prima collaborazione internazionale di BoA ovvero “Flying without wings” pezzo della band irlandese Westlife in collaborazione con la giovane realizzato per essere inserito nella versione asiatica del loro best album “Unbreakable – The Greatest Hits Vol. 1”. Principalmente il brano è interpretato dai ragazzi ma nel ritornello e in qualche breve strofa di questa intensa ballata troviamo anche la fresca voce della cantante che si esibisce in un inglese perfetto anche se un non molto fluente ma quasi meccanico. Essendo questa una ballata siamo di fronte ad un ritmo lento e rallentato che però, per fortuna, non raggiunge quegli apici di lentezza e di gravezza che tanto fanno perdere la voglia di ascoltare musica. Intenso e pieno di pathos, questo duetto tra due mondi musicali lontani e diversi risulta essere interessante e intrigante. 

Come ho già detto all’inizio, questo disco non propone nulla di nuovo sotto il fronte musicale di BoA. Interessante può risultare l’ascolto dei pezzi nipponici interpretati in un’altra lingua ma, per chi come me aveva già ascoltato tutto quello pubblicato prima da BoA, questo CD risulta essere solo un extra nella discografia della cantante e non un disco necessario o imperdibile.