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CAPSULE
recensioni
di Bobby Drake
Pubblicata il 23 Gennaio 2017
Riproposta ed aggiornata il 01 Maggio 2017 Con “Sugarless GiRL” possiamo dire che i capsule hanno decisamente accantonato lo stile shibuya-kei, oramai vecchio e non adatto agli anni ’00, per sposare appieno la musica elettronica, l’electropop e la dance. Dopo aver sperimentato con “FRUITS CLiPPER” questo nuovo genere musicale, con questa ottava fatica Yasutaka e Toshiko hanno davvero fatto centro e sono riusciti a produrre un album con la a maiuscola. Le 10 tracce incluse in questo lavoro sono una escalation di suoni, di beat, di melodie e, soprattutto, di energia. Si può tranquillamente dire che questo ottavo disco i due anno davvero trovato quale sarà la loro strada per gli anni futuri e a quali generi dovranno rifarsi sempre di più. Nessuno dei pezzi contenuti in questo disco annoia, non ci sono ripetizioni, le melodie proposte e le basi scelte riescono a fondersi perfettamente tra loro in un alternarsi di energia e di colori e, soprattutto, Yasutaka riesce a proporre dei brani che riescono a catturare l’orecchio di ascolta. Purtroppo da un punta di vista commerciale il disco è riuscito ad arrivare solo alla 25° posizione in classifica, ma, come sempre, non è la buona musica quella che riesce sempre a vendere. L’apertura del disco è affidata “Welcome to my world”, una brevissima intro di 15 secondi che subito ci fa capire che il disco sarà prettamente legato al mondo dell’electropop e della dance. E infatti il vero ascolto comincia con “Starry Sky”, rilasciata anche come singolo analogico due mesi prima dell’uscita dell’album. Già con questa prima traccia ci avviciniamo alle tonalità che troveremo dieci mesi più tardi nel disco “FLASH BACK” un gioiellino, assieme al successivo “MORE! MORE! MORE!” e a questo “Sugarless GiRL”, nella discografia dei CAPSULE, al tempo capsule. In questo brano le parti cantate sono relegate ad un mero motivetto interpretato più volte da Toshiko dato che l’orecchio di chi ascolta non può che essere catturato dalla meravigliosa base musicale elettronica del pezzo che riesce a colpire soprattutto grazie al pesante utilizzo di chitarre elettriche che sferzano con la loro forza il pezzo, rendendolo pieno di vigore, di energia e, soprattutto, di aggressività. Un ottimo inizio per uno dei dischi più intriganti del duo elettronico più prolifero e spumeggiante del panorama nipponico. A seguire troviamo “REALiTY” che continua sull’onda del pezzo precedente a sfoggiare un look fortemente dance ed elettronico che ammalia e stordisce al tempo stesso. Qui Yasutaka da il meglio di sé nel produrre il pezzo, mixando assieme dei beat graffianti con una tastiera che sembra essere in fiamme data la velocità con cui viene suonata, come sei i tasti fossero ardenti il tastierista dovesse toccarli il meno possibile e in maniera assai veloce. Anche qui i beat sferzano l’atmosfera e le parti canore, interamente interpretate dal Nakata e assai poche, si alternano alla base musicale che fa da padrona al pezzo e, a differenza del precedente, non troviamo alcuna accenno alla musica pop, ma il brano si propone come un energico pezzo elettronico prodotto magnificamente. “Sugarless GiRL”, brano che dona il nome a questo disco, fa invece un passo indietro rispetto ai due precedenti poiché smette di essere interamente elettronico, ma si propone come un bel mix di electropop leggero, ma pieno di vitalità. La differenza si nota subito rispetto alle prime due canzoni dato che qui le parti canore predominano e la base musicale serve ad accompagnare la voce e non il viceversa. Con questo non voglio assolutamente dire che il brano manca di originalità e che risulta essere alquanto banale anzi, tutto il contrario, con questo pezzo, che stacca rispetto ai due appena ascoltati, il duo da prova di riuscire ad interpretare brani aggressivi e graffianti e canzoni più leggere, orecchiabili, ma mai banali grazie soprattutto allo zampino di Yasutaka che, sempre, riesce a comporre delle melodie accattivanti proponendo un mix perfetto tra pop e musica elettronica. Con “Catch my breath” torniamo invece alla musica elettronica e, anche questa volta, i due riescono a fare centro. Si ritorna alle tonalità graffianti, ai suoni duri, alle parti cantate ridotte al minimo e ripetute all’infinito, caratteristiche di molti pezzi inclusi in questo magnifico album. Anche qui ci troviamo davanti a dei beat potenti e ad una base musicale forte, vigorosa e sferzante che non può che trascinarvi nel vortice di suoni che riesce a ricreare e a proporre. “Spider” si propone invece come “Sugarless GiRL” ossia un buon pezzo electropop che, a differenza del precedente, è caratterizzato da una base musicale più dura e da un ritmo decisamente più veloce e travolgente. Anche qui Toshiko interpreta una parte vocale più lunga e articolata rispetto ai brani appena proposti che si abbina perfettamente alla base creata da Yasutaka. “MUZiC” è un vero e proprio gioiellino all’interno di questo disco dato che propone una melodia martellante in stile Benny Benassi. La base musicale infatti è ricreata con dei beat ripetuti all’infinito, come se fossero un trapano o un martello, che ti entrano letteralmente in testa facendoti quasi soffrire per la loro ripetitività, ma che poi sfociano in un ritornello decisamente orecchiabile ed energico. Il brano in realtà sembra non partire mai e infatti ci vogliono quasi 2 minuti prima che venga detta una qualche parola, ma è proprio questo lo scopo dato che Yasutaka ha voluto dare maggior risalto ai beat quasi fastidiosi che caratterizzano questo brano. Consiglio l’ascolto di questo brano senza cuffie data la potenza della base musicale. Con la breve “Melting point” il duo vuole fare riposare un po’ l’ascoltatore dalle basi musicali dance e infatti viene proposto un pezzo interamente interpretato al pianoforte che spezza il disco e che rilassa. Ma non si ha il tempo di finire di ascoltare questa melodia che già si ricomincia con “Sound of Silence”, una “Sugarless GiRL” parte II. Anche qui ci troviamo davanti ad un allegro motivetto electropop che mette subito allegria addosso grazie alla sua base musicale colorata, al suo ritmo frizzante e alla freschezza della parte canora e dei beat. Rapida e spensierata, questo brano ricorda molto le melodie del precedente “FRUITS CLiPPER” caratterizzate dalla freschezza e dai beat colorati e briosi. A chiudere il disco ci pensa “Secret Paradise” che si rifà alle melodie dance di fine anni ’90 in tutto il loro splendore. Decisamente estiva e adatta ad una serata in discoteca, questa canzone si pone a metà tra le leggere tracce electropop di questo disco e quelle dance più graffianti e dure. Un buon mix di questi due generi di pezzi, reso ancora più avvincente dal ritmo veloce e dalla base musicale creata con maestria da Yasutaka. Non ho altro da aggiungere rispetto a questa uscita se non che l’ascolto di questo disco è consigliato a tutti coloro che amano la musica elettronica ed electropop e a chi, come me, ama ascoltare buona musica prodotta con la testa e non giusto per vendere. Dopo aver ascoltato “Sugarless GiRL” non potrete che trovare anche i due dischi seguenti che, assieme a questo, formano la punta di diamante del duo. Qualità complessiva delle tracce: 9.5 Musica: 9.5 Copertina: 9
9.33
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