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Hikaru Utada
recensioni
di Christi
Pubblicata il 07 Aprile 2008
Dopo l'avventura come CUBIC U, Hikaru Utada ha pubblicato il suo primo singolo, intitolato ''Automatic / time will tell''. La cantante si è subito imposta come nuova stella del J-Pop, e il suo primo album, ''First Love'' lo ha dimostrato. Con quasi 8 milioni di copie vendute solo in Giappone, il suo album di debutto è ancora uno dei record da superare.
''Automatic'' è stata se vogliamo la prima vera canzone di Utada Hikaru, che ha colpito in pieno i cuori dei giapponesi. Il ritmo è appastanza incalzante ed influenzato da un buon R&B, diverso però da quello di ''Precious''. La voce di Hikaru è fresca, nuova e sicura, e sta a pennello su questo tipo di canzoni, abbastanza orecchiabili e piene di energia. ''Movin' on without you'' è uscita come secondo singolo, e anche qui abbiamo una sequenza abbastanza regolare delle sue canzoni. Questa traccia è più allegra se vogliamo della precedente, e il ritmo è più pop. L'energia è ancora incredibile e nel corso del tempo non stanca. In ''In My Room'' sentiamo chiaramente le influenze del primissimo album dell'artista come CUBIC U. Abbiamo infatti una ballata di medio tempo di nuovo influenzata dall'R&B, molto diversa dalle ballate che seguiranno. È infatti molto diversa da una ''First Love'', la ballata più famosa in assoluto della cantante. Iniziamo con la sola voce di Hikaru accompagnata da piano e chitarre, mentre più ci avviamo verso il ritornello, più abbiamo un crescendo. Abbiamo ancora qualcosa di calmo, ma già cominciamo ad avere un quadro generale della traccia, che esploderà verso la fine. ''Amai Wana -Paint It, Black-'' è molto simile a ''Movin' on without you'' come stile. È quindi abbastanza ritmata, veloce e frenetica. È forse meno orecchiabile ma più libera ed energetica. ''time will tell'' era l'altra canzone che accompagnava ''Automatic'' e il debutto dell'artista. È una sorta di mix di ''Automatic'', ''In My Room'' e ''Another Chance''. È una dolce canzone pop, molto calma e orecchiabile, facile da seguire e da cantare. Hikaru sembra non aver mai difficoltà nelle sue canzoni, e anche questa è bella d'ascoltare. La prima vera traccia malinconica è sicuramente ''Never Let Go'', piuttosto studiata per quanto riguarda gli accompagnamenti, come seconde voci, strumenti e ritmo, ancora influenzato dall'R&B. ''B&C -Album Version-'' è più pop e decisamente più spensierata, ma è una di quelle poche tracce che forse, nel corso del tempo, può stancare e diventare piuttosto ripetitiva. Un'altra canzone inimitabile è la bella ''Another Chance'', un misto fra ''Automatic'' e ''Never Let Go''. Dalla prima ha preso il ritmo incalzante, ma dall'altra quella punta di malinconia che rende la traccia molto particolare e incredibile ancora oggi. Una breve interlude di 17 secondi lascia lo spazio a ''Give Me A Reason'', altra ballata di medio tempo, leggermente superiore a ''In My Room'' ma ad un passo indietro da ''First Love''. Assomiglia molto a ''B&C'' per la sua orecchiabilità e semplicità. Dopo tutto il successo di ''Automatic'' una remix era sicuro ben accetta nell'album, e così la conclusione di ''First Love'' è affidata a ''Automatic -Johnny Vicious Remix-'', veloce, bella da ballare e non troppo fuori dalle righe. Ancora oggi ''First Love'' è considerato uno degli album più belli di Hikaru, ma forse a volte è sopravvalutato. Sicuramente anche ''Distance'' e ''DEEP RIVER'' (soprattutto) hanno i loro meriti, e spesso i nuovi album vengono messi a paragone con questi tre. Qualità complessiva delle tracce: 8.5 Musica: 9 Copertina: 8.5
8.67
Media dei voti degli utenti: 9.13
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HATTO SUTEISHON
Voto: 10
http
mail
Dio benedica ques'album!
2011-03-20 18:04:54
#03
Anonimo
Voto: 10
http
mail
E' molto bello, davero. Essendo ancora una ragazzina, Hikaru ci sapeva già stupire! Alciîuni testi come Time Will Tell, B&C e In My Room sono molto maturi per la sua età.
2012-02-01 15:29:45
#04
kumimoto
Voto: 7
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Mi ricordo che quando ascoltai questi primi album di hikki non mi piacquero, ho imparato ad apprezzare le canzoni dei suoi primi album (nonostante alcune di queste siano davvero delle perle che avevo già apprezzato in passato) , questo non è lo stile che mi colpisce, questo album è stato cosî tranne per alcune grandi eccezioni, come Automatic che considero in assoluto il pezzo più bello del periodo 1998- 2000 di hikki. L'evoluzione di suono in questo lavoro si sente tutto, ma a mio parere hikki dal 2001 in più ha imparato cosa rende il suono della sua voce più piacevole perché qui ci sono delle parti, degli acuti ma anche dei bassi che mi danno sui nervi. Una canzone che invece mi ha stupito e non lo fece in passato è Amai Wana ~Paint It, Black in assoluto mi ricorda il periodo di hikki che preferisco. Diciamo che l'album è ben bilanciato fino alla quinta traccia, poi ritorna un poco l'impronta non molto marcata fortunatamente di precious. Ho trovato anche abbastanza inutile l'interludio è stato un poco a mio avviso un riempi vuoto senza senso.
2013-12-16 22:57:16
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