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Kumi Koda
recensioni
di Bobby Drake
Pubblicata il 15 Novembre 2010
Riproposta ed aggiornata il 22 Novembre 2010
Per celebrare il suo 10° anniversario dal suo debutto avvenuto nel 2000 con il singolo TAKE BACK, Kumi ha deciso di rilasciare il suo primo album di cover intitolato ETERNITY ~Love & Songs~. Il disco propone 12 cover di brani che vanno dagli anni ‘80 fino al più contemporaneo 2010 e gli artisti scelti sono tra i più svariati, si parte con Akina Nakamori fino ad arrivare ai MONGOL800. I generi sono i più disparati, ma Kumiko ce li propone con nuovi arrangiamenti acustici o pop/dance. Rispetto alle versioni originali, queste cover sono un po’ fiacche e mancano un poco di vitalità e di spirito, forse perché è stato il suo primo esperimento nell’ambito del mondo delle cover o forse perché è uscito troppo in fretta, ma sta di fatto che questo disco manca dell’impronta tipica dello stile della cantante e risulta essere un po’ troppo noioso e poco incisivo. Comunque il disco non è dispiaciuto al pubblico nipponico, grazie forse alla presenza di brani di artisti famosi del panorama giapponese, ed è riuscito a classificarsi alla 3° posizione e a vendere 77,000 copie.
TATTOO apre questo primo disco di cover della cantante che ha voluto proporci un famoso brano di una delle regine del pop degli anni ’80, Akina Nakamori. Il pezzo è in pieno stile “Kumi” con la sua base graffiante tendente al rock, la sua melodia facile e il suo essere totalmente travolgente. Graffiante e rumorosa, questo primo frammento di disco ci fa subito sbattere contro l’energia e la forza della Koda che con semplice maestria riesce a reinterpretare in chiave moderna uno dei pezzi più famosi del 1988 nipponico. Passando da una diva all’altra, Kumi ci presenta Love is Over, uno dei pezzi tra i più conosciuti della celebre Ou Yang Fei Fei, cantante e attrice di origine Taiwanese. Il pezzo delude un po’ sinceramente dato che non ha una vera e propria anima ma è alquanto spento e poco vitale. La base musicale è creata con un pianoforte poco attivo e con beat poco convincenti e funzionali. Essendo questa traccia al limite della ballata, l’atmosfera “rockish” respirata prima qui non si trova ma, al suo posto, possiamo ascoltare una canzonetta lenta e poco affascinante. Avendo fatto una cover della Nakamori, la nostra cantante non poteva che farne una della rivale Seiko Matsuda e, così, ecco qui SWEET MEMORIES, uno dei pezzi più famosi del 1983. Qui della versione originale troviamo ben poco ma, al suo posto, abbiamo una bellissima versione acustica alla chitarra su cui Kumiko, con delicatezza, intona un dolce motivetto rilassante e affascinante che entra dritto in testa grazie alla sua pacatezza e alla sua calma. Quarta traccia del disco è la lenta Ienai yo, una cover del brano del 1994 del celeberrimo Hiromi Go. Poco convincente, noiosa e soporifera, questa ballata mette alla dura prova la forza di volontà di un qualunque ascoltatore che si ritroverà stanco dopo pochi secondi di ascolto di questo pezzo, già di suo poco interessante, che presenta una base musicale scarsa e ripetitiva. Essendo questo disco un album di cover, non poteva non esserci anche una rivisitazione di 0 Jimae no Cinderella, uno degli ultimi singoli della sorella minore misono. La sua versione originale è una lenta ballata al pianoforte e, questo rifacimento, è totalmente identico soltanto che gli manca un piano più incisivo e più sentimentale poiché questo sembra essere suonato svogliatamente dato che i suoni che ne fuoriescono, entrano ed escono da un orecchio ad un altro senza trasmettere nulla all’ascoltatore. Tanto intensa è la sua versione originale, quanto poco passionale è questa cover. Non potendone più di ballate, finalmente ci viene proposta Megumi no Hito dei RATS & STAR, una veloce quanto sensuale canzone R&B/dance. Qui la nostra Kumi gioca nel suo territorio e con il suo tipico stile eroti-kawaii interpreta con sensualità e carisma questo bel pezzo urban. L’aria si fa frizzante, la temperatura sale e la grinta della cantante non manca di sicuro mentre si cimenta nelle briose strofe che accompagnano con leggerezza il veloce e incalzante ritornello. Continuando a proporci brani più frizzanti e travolgenti, ecco a voi BE MY BABY cover dei COMPLEX, un pezzo dance-pop forte e spumeggiante in cui viene inserita una bella base R&B che dona ancora più ritmo e più ardore alla situazione. Questo mix di suoni electropop con un elemento più caratterizzante della musica urban, riesce a fondersi perfettamente con lo stile sexy della cantante che esegue la parte canora con determinazione. Con Chiisana Koi no Uta, cover dei MONGOL800, la situazione cambia drasticamente e troviamo infatti Kumiko alle prese con una lenta traccia acustica in cui sono solo una chitarra e una batteria ad accompagnarla durante l’esecuzione del pezzo che, nel ritornello, introduce anche dei violini di sottofondo. Niente di impressionante sicuramente, però questo ottavo pezzi ci mostra un lato più sperimentale della cantante. Sorprendentemente noiosa e soporifera è questa Wine Red no Kokoro, cover di un celebre brano degli Anzen Chitai. Codesta lenta ballata presenta una base musicale davvero scadente su cui viene intonata una melodia tanto inutile quanto poco incisiva che lascia poco o niente nell’uditore. Della lunga discografia della band Kumi ha certamente scelto di fare una pessima cover di un brano di per se poco originale. Non ne potete più delle ballate? Beh, questa I love you, SAYONARA, cover dei THE CHECKERS, vi farà venire ancora di più la voglia di smettere di ascoltare questo CD. Anch’essa è infatti una lenta canzone pop di poco spessore e di poco valore. Tra tutte le canzoni, Kumi perché continua a proporci pezzi tutti identici e tutti assai lenti? Su Swallowtail Butterfly ~Ai no Uta~ vorrei spendere qualche parola in più poiché la sua versione originale, cantata da Chara nel film "Swallowtail Butterfly" con gli YEN TOWN BAND, è una delle mie ballate preferite in assoluto. Creata su una melodia che vaga tra il pop e il rock più melodico e melanconico, il brano è uno dei pezzi lenti più famosi in Giappone negli anni ’90 e, purtroppo, questa cover di Kumiko l’ha semplicemente rovinata. La dolce ma oscura melodia originale qui non esiste ma è stata sostituta con un’inutile accompagnamento al pianoforte troppo smieloso e senza alcun sentimento che sempre essere stato composto in trenta nanosecondi. Cosa mi combini mia Kumi? Rovinare così uno tra i pezzi migliori di Chara non è proprio da te. A concludere questo album ci pensa Sayonara no Mukougawa, celebre brano di una delle più importanti cantanti giapponesi, Momoe Yamaguchi. Il pezzo non poteva che essere una lenta ballata al pianoforte ma, questa volta, la traccia ha un’anima e non sembra essere stata composta in pochi istanti. Certo non è intensa come l’originale, ma questa magistrale cover ci mostra la Koda più sentimentale che mai e più propensa a commuovere i suoi fan che, dopo un paio di tracce, avevano perso la speranza. Come ho già detto il disco manca un poco di spirito. I 12 brani qui inseriti trasmetto infatti molto poco e certe cover rovinano i pezzi originali. Il disco non è sicuramente uno dei più brillanti nella discografia di Kumiko ma speriamo che diventi un trampolino di lancio per la pubblicazione di un secondo disco di cover più entusiasmante e meglio strutturato. Qualità complessiva delle tracce: 6 Musica: 6.5 Voce: 6.5 Copertina: 7
6.5
Media dei voti degli utenti: 7.13
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zefis90
Voto: 7
*Attende con ansia i commenti di critica dei fan più sfegatati XDXD* Io invece alzo di mezzo voto il voto alla tua recensione, Bobby, che comunque in alcuni punto condivido. La voce di Kumiko l'ho trovata brillante e ben impostata coi feeling dei brani, finalmente è tornata ad INTERPRETARE alla grande, evitando sensualismi di turno che ad esempio, in "Gossip candy" erano a mio strettissimo avviso fuori luogo. Alcuni riarrangiamenti sono stati condotti in maniera limpida e cristallina, ma spesso e volentieri le basi hip hop/R&B guastano un po' il risultato, rimodernizzando brani che a mio avvio stanno bene nell'epoca che sono ucsiti. Ciò nonostante, pur odiando i cover album e tutte queste ruffianate commerciali, trovo il disco ben fatto e anche piuttosto piacevole, spero soltanto che Kumi prosegua su questa strada e torni ad essere la brava cantautrice che è stata fino a poco tempo fa!! XD
2010-11-15 21:41:44
#03
Yuichi
Voto: 8.5
mail
Ancora non avevo commentato quest'album... e meno male!!
Agli inizi nn era molto di mio gradimento, invece ora, dopo tutto il tempo passato dal rilascio, direi ke lo apprezzo davvero tanto! Tattoo, Love is Over, Be my baby, Megumi no hito e Sayonara no Mukogawa sono delle perle per me! *_*
2011-04-13 20:29:37
#04
kumimoto
Voto: 7
mail
All'inizio questo disco non l'ho potevo vedere poi però sentendolo con più calma dopo vari ascolti ho trovato delle traccie adorabili coverizzate da kuu ^_^
2013-01-09 21:29:48
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