I l’Arc~en~Ciel si ripresentano subito al grande pubblico con l’ennesimo singolo, il trentacinquesimo, intitolato NEXUS 4 / SHINE. Uscito praticamente in contemporanea con il loro ennesimo DVD live ha riscosso un buon successo, anche se non paragonabile a vendite passate ben più remunerative. Il doppio titolo si basa sul fatto che questa unica versione ha all’interno solamente quattro tracce, delle quali le ultime due sono strumentali; o come dicono i l’Arc~en~Ciel sono una Hydeless version.

La prima traccia è come si può ben immaginare NEXUS 4 che dai ritmi iniziali da l’idea di una canzone rock dai tempi veloci, ma a breve ci si rende conto che, anche se si rimane sempre sullo stesso genere, le cadenze non sono così poi tanto elevate.
La qualità complessiva di questa prima canzone è buona, niente di eccellente ma comunque lo stile classico che è marchio di fabbrica di questo gruppo è sempre lì ben visibile a tutti. Molto bello l’assolo di Ken dopo circa due minuti, che alza sicuramente il livello di NEXUS 4 che, ripetiamo: bella canzone ma niente di eccezionale.
Passiamo alla b-side intitolata SHINE che da subito premette molto di più della precedente, ma che poi a conti fatti non la supera più di tanto. Hyde è sicuramente l’elemento portante di questa canzone che non mette molto in risalto le qualità uniche dei membri della band.
Il ritornello è la parte decisamente più orecchiabile e ben ritmata di tutto il pezzo che, alla lunga diventa un po’ ripetitivo e stancante. La cosa bella è come riescano in ogni caso a trasformare una traccia non molto esaltante in qualcosa di ottimo, con l’ennesimo assolo di Ken a quasi tre minuti dall’inizio della traccia.
La parte finale di SHINE è decisamente la migliore anche se non esce molto dai binari che nei precedenti minuti erano stati fatti.

Nel complesso il singolo è buono, non di certo uno che si ricorderà a lungo, ma comunque parliamo sempre dei l’Arc~en~Ciel che si sa, qualsiasi cosa producono ha un bacino d’utenza invidiabile.
Questa non è assolutamente una bocciatura ma nell’attesta di una nuova produzione forse è meglio ascoltare altro.