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T-ARA
recensioni
di Bobby Drake
Pubblicata il 17 Marzo 2013
Riproposta ed aggiornata il 25 Marzo 2013
A cinque mesi di distanza dall’uscita del loro secondo mini-album “John Travolta Wanna Be”, e a soli tre mesi dalla pubblicazione del repackage “Roly-Poly In Copacabana”, le T-ARA tornarono sulle scene coreane per rilasciare il loro terzo mini-album “Black Eyes”. Il prodotto venne largamente promosso attraverso il videoclip della a-side “Cry Cry”, lungo 16 minuti e creato come se fosse un mini film delle T-ARA per promuovere il disco. Grazie a questa promozione e all’energica canzone, il mini-album riuscì ad arrivare alla 2° posizione della classifica Gaon mentre la canzone riuscì ad arrivare alla 1° posizione della classifica digitale. Oltre alla a-side decisamente interessante e intrigante, il resto della tracklist di questo mini-album risulta essere sotto-tono, banale e scontato. Ma andiamo a vedere nel dettaglio cosa ci viene proposto in questo lavoro.
Un organo e delle voci bianche introducono “Cry Cry” creando un’atmosfera quasi sacra e religiosa che, dopo pochi secondi, viene completamente cancellata per fare spazio a dei suoni R&B leggermente latineggianti. Veloce, ritmata, energica e piuttosto cupa, la canzone scorre veloce grazie ad una melodia semplice ma ricercata e ad un ritornello spumeggiante e grintoso. Le T-ARA in questo pezzo sembrano essere arrabbiate e vendicative dato che interpretano questo pezzo con forza ed energia mentre il clapping di sottofondo, mischiato a delle chitarre acustiche, propone un ritmo latino decisamente vivace e rapido. Con “Goodbye, OK” invece le nostre ragazze si propongono il classico pezzo pop alla coreana senza infamia e senza lode. Piuttosto banale e piatto, il brano si fa ascoltare con semplicità ma non riesce a trasmettere nulla diventando così un pezzo quasi di passaggio all’interno di questo disco. “O My God” invece viene introdotta con un dolce motivetto simil natalizio che rimane per tutta la durata del pezzo. Sinceramente ho trovato decisamente inutile inserire un brano del genera, dall’atmosfera natalizia, all’interno di questo disco uscito ad inizio Novembre. Ok, il natale è vicino ma è decisamente ancora troppo lontano per inserire una canzone del genere, soprattutto dopo una main track così R&B e così ritmata. Passando oltre, fortunatamente, troviamo “I'm so bad” che ci propone ancora una volta le T-ARA in versione R&B, mature e sensuali. Un po’ sotto-tono rispetto a “Cry Cry”, questa quarta canzone risulta però essere decisamente interessante dato che le ragazze si presentano molto passionali grazie alle loro voci e alla melodia di sottofondo, veloce ma molto affascinante. A concludere il disco troviamo due pezzi decisamente riempitivi per il disco. Due versioni lente e pesanti di “Cry Cry”, una completa e una un po’ tagliata usata per il videoclip. Caratterizzate entrambe da un ritmo lentissimo e da un’atmosfera pesantissima, le due canzoni eliminano completamente l’energia e la vitalità del brano per promuovere delle T-ARA più adulte ma decisamente meno interessanti. Sarebbe stato decisamente meglio inserire un remix dance o un brano inedito piuttosto che queste due versioni pressoché identiche del pezzo. Sinceramente mi sarei aspettato di più da questo disco e dalle T-ARA in generale. Ok che i mini-album solitamente, oltre alla a-side, non propongono quasi mai nulla di efficace, ma le tracce di questo “Black Eyes” sono davvero inutili e scontate. Possiamo quindi dire che questo disco vive soprattutto grazie a “Cry Cry” dato che il resto delle tracce sembra essere stato creato in cinque minuti giusto per riempire i buchi della tracklist. Sarebbe stato meglio se le ragazze avessero proposto dei pezzi più corposi e degni di nota, peccato. Qualità complessiva delle tracce: 6.5 Musica: 6.5 Voce: 7 Copertina: 7
6.75
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