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T-ARA
recensioni
di Bobby Drake
Pubblicata il 02 Giugno 2013
Riproposta ed aggiornata il 23 Giugno 2013
A circa otto mesi di distanza dal precedente mini-album e a solo un mese di distanza dalla pubblicazione del loro primo disco giapponese, le T-ARA tornarono sulle scene coreane per rilasciare un nuovo mini-album, “Day by Day”. Il prodotto segna l’entrata in scena del nuovo membro Ahreum mentre risulterà essere l’ultima pubblicazione con Hwa Young (a cui seguirà poi lo scandalo di cui vi abbiamo parlato nel nostro articolo). Un nuovo membro e un nuovo sound per le ragazze, che si distaccano dal precedente disco per proporci cinque brani leggermente più maturi e decisamente più intriganti. Diciamo che con questo disco le sonorità delle ragazze non si sono evolute molto da un punto di vista tecnico, ma da un punto di vista strettamente commerciale, le canzoni funzionano e riescono ad entrare subito in testa. A conferma di ciò, il disco riuscì a vendere più di 40,000 copie in Corea e si piazzò alla 4° posizione in classifica, andando così a confermare l’interesse del pubblico coreano nelle ragazze.
Il disco si apre, naturalmente, con la traccia principale che dona anche il titolo all’album: “Day by Day”. Senza offendere nessuno, ma avete mai ascoltato “Criminal” di Britney Spears? Beh, la melodia di sottofondo di questa canzone è pressoché identica a quella dell’appena citata traccia della signorina Spears. Con questo non voglio assolutamente dire che ci troviamo davanti ad un caso di plagio, ma se ascoltate attentamente le due canzoni troverete che si assomiglino in maniera a dir poco sbalorditiva. In ogni caso, andando avanti con l’ascolto, non si potrà che apprezzare appieno questo pezzo delle ragazze che risulta essere il proseguimento perfetto di “Cry Cry”, canzone inserita nel precedente mini-album, grazie a questa sua atmosfera energica ma sempre un po’ malinconica, e grazie alla sua base musicale creata con un mix ideale di beat pop e di strumenti più acustici, che donano maggior intensità al pezzo. Che dire, le T-ARA ancora una volta sono riuscite a proporci un pezzo a prova di bomba. La stessa cosa, purtroppo, non si può dire di “Holiday”, una canzonetta pop dalle poche pretese che riesce a farsi apprezzare per pochi ascolti. Continuando con la stessa identica base musicale del pezzo appena ascoltato, ma strutturata in modo tale da avere un ritmo più veloce e dei beat più potenti al posto di strumenti acustici, la canzone vi affascinerà subito al primo ascolto grazie al suo ritmo e alla sua vivacità ma, dopo alcuni ascolti, vi renderete conto che questo brano è stato creato per tappare i buchi del mini-album. Niente di eccezionale né di terribile insomma. “Tteonajima” ribalta invece la situazione e si propone come una canzone profonda, triste, malinconica e piena di sentimento. Normalmente a me le tracce di questo genere, soprattutto quelle coreane, non fanno impazzire e parto sempre prevenuto, ma questa volta le ragazze mi hanno piacevolmente sorpreso regalandoci 3 minuti intensi piacevoli da passare in loro compagnia. Come ho già detto la traccia si presenta lenta e grave, ma per fortuna le parti rap riescono a spezzare la lentezza per regalarci parti più aggressive ed energiche, e il motivetto alla tromba che ogni tanto si sente ricorda moltissimo (forse è lo stesso) un motivo che si sente spesso all’interno del film di Tarantino “Kill Bill”. Solitamente le b-side all’interno dei mini-album coreani non regalano mai grandi emozioni, ma questa volta le T-ARA sono riuscite a proporci un brano degno di essere ascoltato e sullo stesso piano della traccia principale. A concludere il disco troviamo “Hue” e “Sarang Nori” che sono le versioni in coreano dei pezzi nipponici “T-ARATiC MAGiC MUSiC” e di “Keep Out”, inclusi nel loro primo disco, uscito un mese prima di questo mini-album. Poca fantasia da parte dei produttori che hanno voluto riciclare così due brani per riempire il disco. Per il momento non vi andrò a recensire questi due pezzi, poiché ho in progetto la recensione del primo disco giapponese delle ragazze, ma vi dico solo che come “riempi buchi”, questi due pezzi funzionano alla grande. Dopo la grande delusione avuta con “Black Eyes”, le T-ARA sono riuscite a riprendersi e a proporci un mini-album solido e piacevole da ascoltare. A parte la a-side decisamente potente, anche le restanti 4 tracce inserite nel disco riescono a suscitare interesse nell’ascoltatore e riescono a ricordarci come mai le T-ARA sono così apprezzate in Corea e non solo. Qualità complessiva delle tracce: 7.5 Musica: 7.5 Voce: 7.5 Copertina: 8 Qualità PV a-side: 8.5
7.8
Media dei voti degli utenti: 7
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kumimoto
Voto: 7
mail
questo è l'ultimo prodotto delle T-ara che mi sia piaciuto, so che non sapremo mai la verità sullo scandalo e che non si dovrebbe mettere a confronto la persona con la musica, ma qui non riesco proprio visto che la questione di bullismo l'ho vissuta in prima persona, da quello scandalo la loro musica mi è scesa sempre più in basso.
2013-06-02 13:05:50
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