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![]() Se provate a ricordarvi i cartoni animati giapponesi della fine degli anni'80 e dell'inizio degli anni '90 vi verranno sicuramente in mente tutte le sigle interpretate da Cristina D'Avena. La regina incontrastata delle sigle dei cartoni in Italia è sicuramente lei. Ma oggigiorno, 2011, sta prendendo sempre maggiore piede un nuovo cantante italiano di sigle, Santo Verduci. Nato alla fine degli anni '70 il ragazzo ha cominciato a fare gavetta scrivendo diverse sigle e canzoni per cantanti all'estero per poi fondare, nel 2004, la sua etichetta discografica indipendente chiamata "Sanver Production" con cui ha pubblicato, nel 2009, il suo primo disco di sigle "Santo Animation Songs". Non contendo di essere un produttore e un cantante, il giovane ragazzo ha voluto fare anche di più e così ha ideato il programma Televisivo "Contactoons", mandato in onda su Tele Milano, in cui parla, assieme ad altri 4 ragazzi, degli argomenti di maggior rilievo per i ragazzi come la musica, la moda, lo sport, i cartoni animati o i videogiochi. Un artista a tutto campo insomma. Volendo capire meglio cosa spinge una persona a lavorare nel campo delle sigle dei cartoni animati, capeggiato ancora oggi dalla D'Avena, e come funziona la direzione di un programma per "teen agers", noi di TokyoNoise abbiamo deciso di intervista per voi Santo Verduci e qui di seguito trovate quello che ne è saltato fuori. TokyoNoise: Presentati al pubblico di TokyoNoise Santo Verduci: Mi chiamo Santo Verduci sono nato in Calabria, precisamente a Melito di Porto Salvo (RC) il 24/04/1978 TN: Il tuo debutto musicale risale al 2009, quali sono i ricordi di quel periodo? Chi ti ha aiutata di più con il debutto del disco "Santo Animation Songs"? SV: Il mio debbuto risale molti anni prima di questo cd; scrissi diverse sigle tv e altre canzoni per diversi artisti presenti all'estero,produssi nel 2002 un cd Jm Compilation allegato ad un magazine, con il quale collaboravo scrivendo recensioni di cartoni animati. Come aiuto nel mio cd, ho dei validi collaboratori ho conosciuto il maestro Dany Mombelli e ADJ ed insieme abbiamo realizzato diverse sigle e la nostra collaborazione affiatata continua. Ho la mia etichetta indipendente musicale la Sanver Production fondata nel 2004 dopo il successo del primo disco che prosegue su questa scia. TN: Sappiamo che la musica è la tua passione principale, ma nel tempo libero cosa ti piace fare? SV: Nel tempo libero se riesco a ritagliare qualche fetta di tempo, vado in palestra, nuoto, esco con gli amici, vado a cavallo anche se amo tanto viaggiare conoscere culture e luoghi diversi. TN: Come è una tua giornata tipo? SV: La mia giornata tipo in questo periodo che conduco Contactoons la mia trasmissione tv che ho ideato è veramente full. Mi sveglio alle 7 del mattino, per le 8 vado in doppiaggio per doppiare diversi cartoni animati che presto arrivano in tv. Di solito doppio tutto il giorno fino alle 19 30 oppure sono nel mio ufficio a sistemare le solite robe di routine per chi ha una sua attività . Gestendo il licensing di diverse serie animate mi arrivano quasi ogni giorno da varie parti del Mondo dei dvd, di case che producono le serie animate per essere importate in Italia, la sera prima di andare a letto inserisco il dvd e controllo il materiale che mi viene proposto. Spesso di sera scrivo le canzoni o di notte quando gli altri dormono oppure quando l'ispirazione arriva durante il giorno. TN: Quale delle tue sigle è la tua preferita? SV: Di sigle preferite ne ho diverse: La maschera di Vetro, Il mio amico Denver, Master Hamster (è la prima sigla che ho inciso per il Santo Animation Songs),Arrivano i Digimon, Spheres, anche se tra tutte è la prima la mia preferita, pensa che è la suoneria del mio cellulare e tanti miei amici hanno la mia stessa suoneria quando si esce si fa fatica per capire a chi squilla il telefono. TN: Come mai hai deciso di intraprendere una carriera musicale nel mondo delle sigle dei cartoni animati? SV: E' sempre stato il mio sogno fin da bambino, seguivo tantissimo i cartoni animati e da adulto ho realizzato parte d'esso e spero che continua. TN: Ti piacevano gli anime da piccolo? Quali guardavi? Quale hai visto per primo? SV: Mi piacciono tutt'ora, anche se li guardo in parte con gli occhi da adulto per via del lavoro. I miei miti sono le bionde Lady Oscar, Georgie, Lulù, Candy Candy, i classici robottoni made in jap e tanti altri TN: Leggevi Manga? Continui a leggerli o hai smesso? SV: Si leggo alcuni manga, ho collezionato: Lady Oscar, Occhi di gatto, Georgie, Dragon Ball (condiviso con mio fratello) ed altri, da un pò non li compro più perché non condivido il prezzo esorbitante di una carta in bianco e nero. Di solito vado con alcuni miei amici alla fiera del fumetto a Milano così acquisto i box completi e li leggo tutto in una volta. Che nervi quando sospendono la stampa dei manga perché gli autori non hanno finito la loro opera. Vabbè anche per alcune serie tv accade la stessa cosa per forza maggiore quindi attendo pazientemente la collezione completa. TN: Sei mai stato in Giappone? C'è qualcosa in particolare che ti affascina di questa cultura? SV: Penso che quest'anno riesco a fare una capatina in Giappone salvo impegni. Io adoro la cucina giapponese sono un cliente abituale di un ristorante a Milano. Ho un amico giapponese che mi aiuta nelle traduzioni dei dialoghi nelle serie che doppiamo e mi parla spesso della loro cultura. Sono affascinato dai templi e dalle loro serie tv, mi sa che porto con me una valigia vuota da riempire. TN: Hai mai incontrato Cristina D'Avena? Ti piacerebbe duettare con lei che è una colonna portante delle sigle dei cartoni animati? SV: Cristina D'Avena la conosco da molto tempo, quando lavoravo per il Japan Magazine ho realizzato diverse interviste, non escludo una collaborazione anche se discograficamente siamo divisi. Cristina è la Regina delle sigle, manca un Re al suo fianco, forse posso essere io? Chi lo sa? TN: Con quale artista internazionale ti piacerebbe duettare? SV: Sai che ho sempre pensato di realizzare un concerto siglesco con artisti stranieri del calibro di Madonna, Ricky Martin, (i miei preferiti) per raccogliere fondi da destinare in beneficenza per i bambini. Non sarebbe male realizzare un concerto con tutti i cantanti delle sigle dei cartoni animati o cantare insieme una canzone, come un We are the world... se c'è questa possibilità sono il primo a partecipare TN: Segui la musica Giapponese? Se si, hai un cantante in particolare che ascolti? Trovi qualche differenza macroscopica tra la musica nipponica e quella occidentale? Soprattutto nel mondo delle sigle degli anime. SV: Conosco diversi cantanti giapponesi come Gackt Camui, che ha realizzato diverse canzoni ho un cd che racchiude diverse sigle nipponiche. La differenza musicale tra l'Italia è il Giappone c'è partendo dalla lingua che per i ragazzi italiani è estranea, tranne a quella nicchia di fans J-pop o chi è cultore di sigle nipponiche. In Italia alcuni anime sono in onda con la sigla giapponese ma se si vuole rivolgere al pubblico di massa la canzone giapponese a causa della pronuncia secondo la mia umile opinione non prende piede come una canzone inglese, anche se la loro musica è bella. Per esempio tutti cantiamo noi puffi siam così, ma sentire un bambino o un ragazzo italiano che canta giapponese una sigla è raro. TN: Che tipo di musica ascolti in generale? SV: Diversi generi spazio su tutti i tipi di musica, principalmente quella italiana TN: Quale sigla vorresti aver interpretato e che invece non hai potuto? SV: Lady Oscar (Cavalieri del Re) ero piccolo quando andava in onda. TN: Come hai cominciato a lavorare alle sigle, cioè, cosa ti affascina tanto di questo lavoro? SV: Ho iniziato per la voglia di cantare, fin da bambino sono legato alla musica ed ho trasformato in lavoro la mia passione. Mi affascina perché le note musicale sono 7 ma unite possono creare diverse melodie e poi nella sigla puoi spaziare diversi generi musicali anche nella stesura dei testi visto che nel pop italiano tutti cantano l'amore. TN: Pensi che il mondo delle sigle dei cartoni animati in Italia sia in espansione? Pensi possa diventare una buona fetta del mercato musicale italiano? SV: La D'Avena è la risposta ha diversi anni di carriera e di successo, i bambini ci sono sempre quindi la sigla si espande su diverse generazioni di grandi e piccoli. L'inizio della mia carriera ne è una prova schiacciante che esiste un mercato di cultori e nuovi che acquistano cd di sigle. TN: Se te l'offrissero, ti trasferiresti mai in Giappone per interpretare là le sigle degli anime? SV: Ho ricevuto questa proposta da una casa di produzione nipponica per realizzare le sigle e le BGM per una serie tv sto valutando... infatti il mio viaggio in Giappone sarà in parte lavorativo TN: A tuo parere personale, sono meglio i cartoni giapponesi anni '90 o quelli contemporanei? SV: Secondo me non c'è molta differenza sapete quanti bei cartoni animati moderni o degli anni passati che non sono giunti in Italia esistono? Anche case di distribuzione al pubblico sconosciute che hanno diversi anime in catalogo che non vegono presi in considerazione. Spero di riuscire a portare alcune di queste serie tv. Il cartone animato bisogna distinguerlo in base al ricordo personale perché da bambino lo vedevi con altri occhi e quindi sei legato a quello tra 20 anni un bambino di adesso dirà quanto erano belli i Gormiti. TN: Puoi svelarci qualcosa su un tuo prossimo disco o sigla? SV: Il mio prossimo disco è pronto sarà distribuito con il nuovo anno e contiene diverse sigle che ho realizzato, in più una sorpresa che nessun cantante di sigle ha mai fatto sono certo che il pubblico che mi segue sarà entusiasta. Il progetto grafico è pronto da Ottobre, manca solo la stampa e la distribuzione ed incrociamo le dita TN: Hai un sogno nel cassetto? SV: In parte il mio sogno è realizzato ma mancano ancora altri quello che voglio realizzare a breve termine è creare Contactoons canale tv ed espanderlo in tutta Italia, sono in trattativa con l'America per la vendita del format tv che è piaciuto molto. Crescere artisticamente e lanciare nuovi talenti come ho fatto fin ora sia in tv che nel doppiaggio. TN: Cosa ti ispira maggiormente quando componi una sigla? SV: Certe sigle dipendono dal mio stato d'animo, dalla trama del cartone animato, e da cosa vuoi cantare e far cantare al tuo pubblico. TN: Hai mai pensato di buttarti sul mondo del pop italiano invece che di restare nel mondo degli anime? SV: Un discografico mi ha posto la stessa domanda, però siccome sono ancora un bambino, preferisco per ora questo mondo incantato e spero che continui TN: Hai qualche amico/amica nel mondo dello spettacolo? SV: Si ho diversi amici he lavorano in tv, nella musica e nel doppiaggio TN: Raccontami, quale è il posto che ti piace di più frequentare quando hai voglia di rilassarti? SV: Vado in Calabria dai miei genitori nel paesino sulla costa Jonica TN: Saluta il pubblico di TokyoNoise. SV: Un grande abbraccio a tutti voi sono contento che esiste un pubblico appassionato del mondo nipponico. Ed anche un in bocca a lupo per i creatori di Tokyo Noise .. il futuro è di noi Giovani! TN: Grazie per il tempo dedicatoci. Ti facciamo un grosso in bocca al lupo e speriamo di sentirci presto. |